L’emergenza sanitaria non molla la presa, costringendo diversi Paesi a nuovi lockdown e misure d’emergenza, e ha già modificato radicalmente le nostre abitudini di vita e il modo di lavorare in diversi settori.
Le trasformazioni non sono state sempre negative, lo dimostrano alcune esperienze virtuose la digitalizzazione delle pratiche per richiedere un prestito.
In un settore tradizionalmente conservatore e poco incline ad adottare nuove tecnologie, come è quello creditizio, le norme sul distanziamento e la difficoltà a spostarsi, e a firmare fisicamente pratiche e documenti, hanno favorito l’uso crescente della firma digitale, uno strumento che si è rivelato fondamentale per non interrompere la concessione di finanziamenti e mutui.
Grazie alla lungimiranza di alcuni enti creditizi, l’adozione di una soluzione facile, economica e sicura, come è appunto la firma digitale, ha infatti consentito di erogare prestiti vitali per migliaia di famiglie in un momento di forte crisi e instabilità economica.
La firma digitale per le pratiche di finanziamento garantisce innumerevoli vantaggi, consentendo di risparmiare:
● tempo, perché è immediata e consente di siglare anche a distanza qualsiasi documento;
● spazio, grazie alla digitalizzazione delle pratiche;
● denaro, niente più trasferimenti fisici, carta, toner o cartucce d’inchiostro.
Si tratta inoltre di una soluzione sostenibile e amica dell’ambiente, perché taglia di netto le emissioni collegate allo spostamento di persone e documenti e gli sprechi di carta.
Tutto questo con la massima sicurezza, perché la firma digitale ha lo stesso valore legale di quella autografa e assicura l’integrità e il non ripudio del documento siglato, che non può essere modificato in alcun modo né disconosciuto dopo la firma.
L’utilizzo della firma digitale è particolarmente utile per sottoscrivere prestiti in convenzione con cessione del quinto, una formula sempre più popolare e richiesta.
Riservata a lavoratori dipendenti e pensionati, la cessione del quinto consente di ottenere fino a 75.000 euro con tassi di interesse calmierati e con un meccanismo di restituzione estremamente pratico.
Per tutelare la qualità di vita del richiedente, le rate non possono mai superare il 20% del suo reddito mensile (pari a 1/5 del totale, per questo di parla di “cessione del quinto”) e vengono detratte automaticamente dallo stipendio o dalla pensione, cancellando di fatto il rischio di ritardi o insolvenze.
Alcuni istituti di credito, come Prestiter, permettono di ottenere finanziamenti in convenzione con cessione del quinto anche a distanza, restando comodamente in casa propria e in tutta sicurezza, grazie alla firma digitale.
Tutto ciò che serve, oltre a pochi semplici documenti (carta d’identità, codice fiscale e documenti che attestano la propria situazione reddituale) è un dispositivo connesso a internet, quindi un pc, un tablet o uno smartphone.
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