di Elena Comelli
Tre milanesi in campo per combattere la crisi idrica. Un algoritmo per ottimizzare le risorse per l’irrigazione. Sono tra i changemaker di Gen C premiati quest’anno. L’iniziativa dell’Agenzia per i giovani con Ashoka
Nell’anno pi caldo e secco mai registrato in Italia negli ultimi due secoli, tre ventenni si sono alleati per salvare l’agricoltura dalla crisi idrica, con una piattaforma digitale chiamata Wop (Water Optimization Protocol), in grado di valorizzare al massimo le risorse da destinare all’irrigazione, riducendo cos i consumi di un settore che inghiotte il 70% dell’acqua dolce disponibile. L’idea ci venuta discutendo dell’emergenza climatica, spiega Jacopo Cometti, premiato insieme agli altri changemaker di Gen C nel concorso indetto dall’Agenzia nazionale per i giovani in collaborazione con Ashoka Italia. Come milioni di altri giovani in giro per il mondo, anche questi tre milanesi – Jacopo Cometti, Edoardo de Cal e Giulia Sironi – sono molto preoccupati per la crisi del clima a cui stiamo andando incontro, destinata a colpire soprattutto le generazioni che verranno. E in particolare per la siccit, che gi oggi fa soffrire la sete a miliardi di persone e nel prossimo decennio, in base alle stime dell’Onu, provocher oltre 700 milioni di migranti. Il 90% delle risorse idriche nel mondo viene impiegato per soddisfare il fabbisogno di allevamenti, coltivazioni, e per il processo di elaborazione necessario alla produzione degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole, precisa Cometti.
Le interviste
L’agricoltura l’attivit che pi grava su questa enorme quota di consumo, cos i tre ragazzi si sono rimboccati le maniche per intervistare i diretti interessati e capire meglio la situazione. Abbiamo parlato con gli agricoltori attorno a Milano e con altri contadini in giro per il Paese, da cui abbiamo appreso che la mancanza d’acqua arrivata a causare una riduzione globale del raccolto, in media, del 40%, bruciando talvolta interi campi seminati, racconta Cometti.
Da qui parte l’idea di creare un algoritmo di intelligenza artificiale, capace di ottimizzare le risorse disponibili per l’irrigazione. I tre ragazzi non partono dal nulla: l’anno scorso Cometti, che studia ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, aveva co-fondato Treeelab, una startup innovativa legata allo sviluppo di servizi digitali, mentre de Cal, suo compagno di corso, ha gi lanciato un’app legata all’acqua, che si chiama Fontanelle e indirizza chi ha sete verso le fonti pubbliche, evitando cos di mettere in circolazione la classica bottiglietta di plastica comprata al bar.
Giulia Sironi, perito chimico, lavora gi come specialista di marketing digitale e ha fondato una startup in questo settore. Con la nostra piattaforma gli agricoltori potranno visualizzare in maniera molto semplice e immediata i dati satellitari relativi ai loro campi, con la temperatura superficiale, il grado di umidit dell’aria e del terreno, insieme alle previsioni del tempo molto dettagliate, spiega Cometti.
Coltivazione ottimale
Nella seconda fase a questi dati si aggiunger uno strato d’intelligenza artificiale, in grado di prevedere in dettaglio la quantit d’acqua e di fertilizzante che servono per la coltivazione ottimale di una determinata pianta, introducendo il concetto di agricoltura di precisione, che secondo i tre ragazzi l’unica soluzione per questo settore, fra i pi colpiti dall’emergenza climatica. Diversi studi dimostrano che una corretta ottimizzazione dell’acqua pu portare fino ad un risparmio idrico del 30%, con una conseguente maggiorazione del raccolto del 50%, in casi di piante particolarmente sensibili all’irrigazione come alcune tipologie di insalata e altre orticole, precisa Cometti.
La piattaforma di base quasi pronta e sar testata entro la fine dell’anno tra i contadini lombardi attorno al Villoresi, un canale che collega il Ticino all’Adda passando a Nord di Milano. Abbiamo ricevuto un feedback positivo da parte della comunit agricola su cui ci siamo affacciati, tanto che ci sono gi decine di operatori interessati a soluzioni innovative come la nostra, che permettano risparmi e al contempo salvaguardino il territorio, sottolinea Cometti, nato a Milano ma da sempre in contatto con il mondo agricolo, attraverso il nonno che aveva un vigneto sui colli piacentini e nel tempo libero si occupava delle sue viti, da cui ricavava il vino per uso familiare. Nella famiglia de Cal, invece, la mamma, agronoma, che fa da tramite nel legame con la terra, da cui nato l’affetto e la cura di questi ragazzi per l’ambiente.
Il Polihub
Al momento il progetto si sta evolvendo ad alta velocit, con l’aiuto dell’incubatore di startup del Politecnico di Milano, il Polihub, con cui i tre ragazzi stanno lavorando per poter portare a mercato il prodotto nel modo pi oculato possibile. L’obiettivo finale di fornire al settore agricolo strumenti accessibili a tutti, che permettano risparmio, efficienza, interconnessione e la salvaguardia del territorio e del suolo, una risorsa senza la qualche l’umanit non potr sopravvivere.
La newsletter di Buone Notizie
Se volete leggere altre storie di energie positive e buone pratiche ed essere informati sui temi che riguardano il Terzo settore iscrivetevi qui alla newsletter gratuita di Buone Notizie: la riceverete ogni luned alle 12.
12 dicembre 2022 (modifica il 12 dicembre 2022 | 23:46)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-12-12 22:49:00, Tre milanesi in campo per combattere la crisi idrica. «Un algoritmo per ottimizzare le risorse per l’irrigazione». Sono tra i changemaker di Gen C premiati quest’anno. L’iniziativa dell’Agenzia per i giovani con Ashoka, Elena Comelli