Sono passate poche ore dalla decisione del ministro Valditara di cancellare la “cabina di regia” del progetto “Educare alle relazioni” e già suor Monia Alfieri fa sentire la propria voce, ma non per protestare, anzi per augurare buon lavoro per una buona riuscita del programma.
“A mio avviso – afferma suor Monia Alfieri – quando c’è una buona idea bisogna portarla avanti, pur tuttavia registro la decisione del ministro Valditara e ne prendo atto augurandogli buon lavoro. Ma come ho dichiarato più volte mi auguro che tutte le forze politiche, soprattutto della destra (Fdi, Fi e Lega) che in queste ore legittimamente hanno fatto sentire la voro voce, con la stessa passione e determinazione si spendano per garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie considerato che questo governo è stato votato anche per questo”.
“Per salvare quel poco di pluralismo educativo che resta – aggiunge ancora suor Monia Alfieri – occorre dare alle famiglie che scelgono le scuole paritarie il 70% del costo medio studente che corrisponde a 2,5 miliardi di euro da erogare in 5 manovre di bilancio. In questa occorre quindi stanziare 500 milioni per scongiurare la chiusura delle scuole paritarie dei più poveri, altrimenti è bene che il governo e il parlamento sappiano che già dalla prossima manovra si troveranno costretti a trovare 5,6 miliardi a regime, tanto costa assorbire gli 800mila alunni delle scuole paritarie che si riverseranno nella scuola statale. Inoltre, se non si trovano i soldi si condannerà il Paese al monopolio educativo composto cioè da scuole statali e da scuole paritarie costrette a chiedere rette oltre gli 8000 euro”.
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