“Un deputato della Lega ha definito ‘una nefandezza’ l’idea, diceva, di ‘insegnare il sesso ai nostri figli di sei anni’. Quando ho sentito la notizia ho pensato proprio il contrario, l’educazione all’affettività e al rispetto di sé andrebbe iniziata alla scuola dell’infanzia, per proseguire più avanti con l’educazione sessuale, il tema del corpo… È uno scandalo che non sia previsto dal ministero. Una figlia adolescente davvero sta lì a sentire i genitori? È evidente che se ne debba occupare un esperto”.
Lo ha detto l’attrice e regista Paola Cortellesi, nel corso di una lunga intervista a Vanity Fair.
Secondo Cortellesi, “i ragazzini di oggi sono esposti a una quantità di informazioni esagerata, e quella non è l’età giusta per quei contenuti, ti cambiano i parametri, poi non capisci più niente e succedono anche cose molto gravi, basta leggere la cronaca del ‘branco’ che stupra”.
L’attrice e regista, attualmente in sala con la pellicola da record C’è ancora domani, ha detto anche: “Non si può giudicare il contributo di una donna alla società in base a quanto partorisce. I figli si fanno per altri motivi, per amore ad esempio. Il matrimonio non è più l’unico traguardo da tempo, lo sono invece una buona istruzione e un buon lavoro. Su questi diritti dobbiamo puntare”.
E ancora: “Alcuni insegnanti che ho incontrato mi hanno detto che non riescono, con i libri, a fare appassionare i ragazzi alla storia dei diritti delle donne, e vorrebbero ‘sfruttare’ il mio film“, conclude.
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