Dal Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, arriva la richiesta al ministro Valditara di assegnare l’Educazione civica a un docente specifico con precise competenze in materia piuttosto che distribuire tale onere su tutti.
Con quali argomentazioni? “L’odierna impostazione strutturata sulla condivisione da parte dei docenti del consiglio di classe di argomenti spesso estranei alla propria preparazione è ampiamente discutibile – lamenta il presidente Romano Pesavento – molti colleghi, appartenenti a classi di concorso differenti dall’A046 (discipline giuridiche ed economiche) reputano inspiegabile la determinazione di affidare a chi non ha condotto un piano di studio adeguato le tematiche di Educazione civica”.
E chiede che l’attuale Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si discosti dalla linea adottata dai Governi precedenti e affidi ai docenti della classe A046 la disciplina.
Peraltro, sottolinea il Presidente, “impiegare un docente di diritto negli istituti scolastici di ogni ordine e grado consentirebbe il rientro di molti insegnanti di ruolo fuorisede che, a causa di scelte politiche incomprensibili (legge 107/2015), stanno vivendo da sette anni disagi inenarrabili e affrontano l’attuale anno in corso con tutte le incognite dei rincari”.
Ricordiamo che l’Educazione civica oggi è una materia trasversale, concepita nell’ottica di sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari, da svolgersi in un minimo di 33 ore annuali per ciascun anno scolastico, come indicato dalle Linee guida ministeriali adottate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92. Si tratta di una sperimentazione triennale, che sarà monitorata dal Ministero negli anni 2021-2022 e 2022-2023 e che avrà come risultato finale l’integrazione dei Profili finali allegati alle Linee Guida vigenti.
Chi insegna la disciplina?
Tutti i docenti devono dedicare all’Educazione civica parte del proprio orario di servizio? Non necessariamente. Le linee guida infatti, nella sezione La contitolarità e il coordinamento delle attività, precisano che le attività sono svolte da uno o più docenti della classe o del Consiglio di Classe cui l’insegnamento è affidato con delibera del Collegio dei docenti su proposta degli stessi docenti della classe o del consiglio di classe. In altre parole già oggi – lo precisiamo – in linea di massima chi non sentisse di possedere le competenze adeguate per trattare la materia potrebbe sottrarsi all’onere.
Come funziona nelle scuole del primo ciclo?
Nelle scuole del primo ciclo, in particolare, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidato, in contitolarità, a docenti di classe individuati sulla base dei contenuti del curricolo, utilizzando le risorse dell’organico dell’autonomia. E tra essi è individuato un coordinatore.
Come funziona nelle scuole del secondo ciclo?
Per le scuole del secondo ciclo sono previste diverse opzioni.
Opzione 1. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia già contitolare nel Consiglio di Classe, negli istituti superiori nel cui curricolo siano presenti gli insegnamenti dell’area giuridico-economica, gli sarà affidato l’insegnamento di educazione civica, di cui curerà il coordinamento, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe.
Opzione 2. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di Classe, egli potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità approvate dal Collegio dei docenti. In questo caso, il coordinatore dell’educazione civica, in quanto titolare di un insegnamento aggiuntivo, entra a far parte a pieno titolo del Consiglio o dei Consigli di Classe in cui opera.
Opzione 3. Nel caso in cui non vi siano nell’istituto docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridico-economiche, l’insegnamento di educazione civica sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Il coordinamento sarà affidato ad uno dei docenti contitolari dell’insegnamento.
, 2022-11-17 09:13:00, Dal Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, arriva la richiesta al ministro Valditara di assegnare l’Educazione civica a un docente specifico con precise competenze in materia piuttosto che distribuire tale onere su tutti. Con quali argomentazioni? “L’odierna impostazione strutturata sulla condivisione da parte dei docenti del consiglio di classe di argomenti spesso […]
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