Che cos’è «l’effetto doccia»: il pensiero libero e la creatività

Che cos’è «l’effetto doccia»: il pensiero libero e la creatività

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di Simona Marchetti

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista «Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts» ha evidenziato che cosa succede quando la mente vaga liberamente durante lo svolgimento di attività poco impegnative

Le intuizioni geniali arrivano sotto la doccia. Sembra una battuta, ma in realtà sono anni che gli scienziati cercano di capirci di più sul cosiddetto«effetto doccia», ovvero sul motivo per cui questo ambiente così caldo e umido riesca a produrre le migliori visioni.

L’esperimento

L’ultimo in ordine di tempo ad aver cercato una spiegazione al curioso fenomeno è Zac Irving, un professore di filosofia dell’Università della Virginia e la conclusione alla quale è arrivato con il suo studio – pubblicato sulla rivista «Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts» – è che concentrarsi ossessivamente su un problema sia il modo peggiore per risolverlo. Al contrario, prendersi una pausa e dedicarsi a un’attività diversa e meno coinvolgente – come appunto fare una doccia – permette alla mente di vagare libera ed è così che arrivano le idee migliori. Per confermare la sua tesi Irving ha sottoposto a un esperimento 222 volontari, in prevalenza donne, a cui ha assegnato il compito di trovare il maggior numero possibile di usi alternativi per un mattone o una graffetta in 90 secondi di tempo. Divisi in modo casuale a svolgere uno dei due compiti, i partecipanti del primo gruppo dovevano guardare una scena coinvolgente di tre minuti di «Harry Ti Presento Sally» (la famosa sequenza dell’orgasmo simulato al ristorante di Meg Ryan), mentre quelli del secondo un noioso filmato della stessa durata di alcuni uomini che piegavano il bucato e tutti alla fine hanno poi dovuto riferire quanto la loro mente avesse vagato durante la diversa visione.

I risultati

È così emerso che coloro che avevano visto il video coinvolgente del film avevano avuto molte più risposte rispetto a chi aveva invece visto la clip più noiosa. Questo perché durante la visione della sequenza cinematografica c’è stata una correlazione positiva fra la mente che vagava e la generazione di idee creative, al contrario di quanto successo vedendo il filmato della lavanderia. Ovviamente serviranno ora ulteriori ricerche per scoprire il motivo «dell’effetto doccia», ma questi nuovi risultati dello studio di Irving ci forniscono un’idea migliore di come attività poco coinvolgenti come la doccia possano aiutarci a generare pensieri creativi nel mondo reale.

28 ottobre 2022 (modifica il 28 ottobre 2022 | 10:59)

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, 2022-10-28 10:03:00, Un nuovo studio pubblicato sulla rivista «Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts» ha evidenziato che cosa succede quando la mente vaga liberamente durante lo svolgimento di attività poco impegnative, Simona Marchetti

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