Eintracht Francoforte-Napoli, risultato 0-2: gol di Osimhen e Di Lorenzo, Spalletti vede i quarti

Eintracht Francoforte-Napoli, risultato 0-2: gol di Osimhen e Di Lorenzo, Spalletti vede i quarti

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di Monica Scozzafava, inviata a Francoforte

La squadra di Spalletti passa in Germania nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Tante le occasioni per arrotondare il risultato, Kvaratskhelia sbaglia un rigore

FRANCOFORTE La capolista del calcio italiano trasferisce in Europa la sua fabbrica del sorriso: vince 2-0 a Francoforte, s’impone per qualit, naturalezza, intelligenza e predominio del gioco e, a meno di sorprese, ipoteca il passaggio ai quarti di finale di Champions.

Non si deprime il Napoli quando il suo gioiellino Kvara sbaglia un rigore sul risultato di 0-0. Se possibile, in quel momento, decide che deve far sua la partita. Sette partite, tre rigori sbagliati. S, l’Europa un’altra storia, ma al di l della statistica sui penalty che probabilmente racconta di una frenesia pi spinta del Napoli versione Champions, il campo dell’Eintracht Francoforte , come altri campi d’Italia, un posto dove la squadra di Spalletti domina. Lo fa in maniera differente, in ossequio a quel principio di trasversalit che la contraddistingue. Fino ad andare sul velluto, a inizio ripresa, quando l’Eintracht perde il suo pezzo da novanta: Kolo Muani espulso per un pestone sulla caviglia di Anguissa.

Il Napoli conosce l’avversario, sa che il duello non pu vincerlo sulla fisicit (Osimhen a parte), non pu neanche insistere con la regola del palleggio ossessivo, e allora quando nei primi dieci minuti di gioco si scopre vulnerabile al pressing in velocit dei tedeschi, mette toppe a destra e a manca, in qualche caso (al 4’) ringrazia anche l’imprecisione di Kolo Muani che da solo in area tira debole. La fotografia del campo nitida: Glasner ha sistemato tre (a volte anche quattro) uomini attorno a Lobotka, il cervello del centrocampo partenopeo va in affanno, deve trovare lo spazio, deve resistere all’assalto. Sulla corsia destra la spinta di Lindstrom pericolosa, Olivera — scelto da Spalletti al posto di Rui proprio per contrastarne la stazza — deve rincorrerlo. Ecco per che il Napoli comincia a ragionare, come se l’ordine di scuderia fosse: prendiamo tempo. Il tempo di riprendere il filo del gioco, di tenere palla. Gira e rigira, lo spazio si apre.

Il cambio di gioco sull’uomo libero pu favorire l’attacco alla profondit di Osimhen e il gol pu arrivare. Prima c’ il palo di Lozano lanciato da Di Lorenzo, poi il rigore (stessa azione) sbagliato da Kvara e, ancora l’assist del messicano per il nigeriano che d il vantaggio al Napoli. Siamo sul finire del primo tempo, un minuto dopo il centravanti va ancora a rete ma in fuorigioco. Dicevamo dei penalty: sbaglia Osimhen contro il Liverpool, Zielinski contro i Rangers (e lo sbaglia due volte dopo che viene fatto ripetere) e ieri sera l’insospettabile Kvaratskhelia.

L’errore lo condiziona per un po’ (su assist di Lozano sbaglia un rigore in movimento) ma quando sfodera la qualit nel tacco all’indietro per Di Lorenzo che vale il raddoppio, il georgiano prende il tributo di un intero stadio. I tifosi tedeschi (alla vigilia nove fermi per una rissa in un pub) continuano a cantare. Il Napoli sorride, felice. Sette partite, sei vittorie. Al netto dei rigori sbagliati.

21 febbraio 2023 (modifica il 21 febbraio 2023 | 23:50)

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