Elezioni 2022, Calenda a Piombino dà il via al tour dei «sì». «Se no faremo le cose sempre in emergenza»

Elezioni 2022, Calenda a Piombino dà il via al tour dei «sì». «Se no faremo le cose sempre in emergenza»

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di Marco Gasperetti«I rigassificatori sono tra gli impianti più sicuri, hanno un impatto sull’ambiente praticamente nullo e qua è necessario, bisogna farlo presto» Da una parte c’è la battaglia sulla sicurezza energetica, con il sì senza troppi indugi a rigassificatori e termovalorizzatori; dall’altra la strategia elettorale per strappare più voti possibili al centro, sia quello che pende più a sinistra (Pd), sia quello che penzola a destra (Forza Italia). La giornata politica di ieri del terzo polo si è giocata su questi due fronti. Con il leader Carlo Calenda che è approdato a Piombino per dire sì al rigassificatore da piazzare all’interno del porto sfidando comitati e qualche contestatore, un tassello dell’evento «Imby, In my back yard — Si all’Italia dei sì». Da lì, anche il botta e risposta con il governatore toscano: «Giani fa melina». E il presidente controbatte: «Da aprile lavoro per questo». Intanto Matteo Renzi a Brescia si schierava con Mariastella Gelmini per il sì al termovalorizzatore. Una giornata molto energetica ed energicamente polemica quella di Azione e Iv. A Piombino Calenda ha rischiato la contestazione (che c’è stata ma molto limitata) e durante l’iniziativa «di mobilitazione sulle infrastrutture per l’autosufficienza energetica» non solo ha ribadito che il rigassificatore è indispensabile, sicuro e resterà in porto solo tre anni, ma che è una risorsa (con le compensazioni) per la città da non farsi sfuggire come fece Emiliano sulla Tap. «Se continuiamo a votare le persone che dicono no a tutto — aggiunge Calenda — poi le cose si fanno ugualmente ma in emergenza». Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui Poi, lo strale velenosissimo contro Forza Italia (altro buon serbatoio di voti): il leader di Azione ha accusato Berlusconi, insieme a Conte e Salvini, di «sostenere le ragioni di Putin» sottolineando che «non è un caso che siano gli stessi leader che hanno fatto cadere Mario Draghi. Attenti!». Incassando però, poco dopo a distanza, un «racconta balle, come suo costume» dal coordinatore azzurro Antonio Tajani. Intanto da Brescia, Matteo Renzi ammoniva a non gettare via il voto scegliendo nelle urne il Pd. «Che sta giocando per perdere — ha detto — perché l’unica vera alternativa al centrodestra per riportare un governo serio nel paese è che vincano Azione e Italia viva». Sottolineando poi che il progetto del terzo polo va oltre il 25 settembre: «Se andiamo bene alle urne quel giorno salviamo il Paese, altrimenti ci mettiamo a farlo da lì a qualche mese. Non è che l’inizio e lo sanno bene Forza Italia e Pd che sono terrorizzati del nostro risultato e non parlano che di noi». E sui social altra bordata sul Pd che «archivia il JobsAct e sposa il reddito di cittadinanza». 8 settembre 2022 (modifica il 8 settembre 2022 | 09:12) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-08 07:12:00, «I rigassificatori sono tra gli impianti più sicuri, hanno un impatto sull’ambiente praticamente nullo e qua è necessario, bisogna farlo presto», Marco Gasperetti

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