“Investire nella scuola, nell’educazione, nell’istruzione, iniziando proprio dai servizi per l’infanzia, dedicando risorse ingenti anche grazie alla straordinaria opportunità del Pnrr. Davvero la ministra Carfagna non è d’accordo? Sono sinceramente stupita”.
Lo dichiara Beatrice Lorenzin, deputata e candidata Pd alle prossime elezioni. “Noi vogliamo fare un grande investimento sulla scuola, proponiamo nidi gratuiti per nuclei familiari a basso Isee, il potenziamento e la gratuità della scuola dell’infanzia nel sistema integrato, affinché tutte le bambine e i bambini abbiano pari opportunità, senza distinzioni territoriali. Per noi – prosegue l’esponente dem – è fondamentale l’investimento sulla persona. Solo investendo sul capitale umano garantiremo prosperità, democrazia e sviluppo. Per colmare le diseguaglianze tra nord e sud, tra centro e periferie. Investire sull’educazione dei bambini fa la differenza per il loro futuro e quello dell’Italia. E per fare tutto questo, per farlo concretamente, sono indispensabili le risorse del Pnrr. Risorse che abbiamo ottenuto rispettando i patti e avviando le riforme.
“Come può la destra – conclude Lorenzin – pensare di rivedere il Piano, rischiando di far perdere ai cittadini italiani, a tutti noi, i fondi per proteggere e rilanciare il nostro Paese?”.
“Bisogna conoscere ciò su cui si intende polemizzare, specialmente quando si tratta dei diritti dei bambini e delle famiglie che oggi pagano il prezzo di odiose diseguaglianze che noi vogliamo rimuovere per dare finalmente a tutti pari opportunità, sin dai primi anni di vita”, dice Anna Ascani, ex viceministro all’Istruzione e vicepresidente del Partito Democratico, punta Carlo Calenda sul tema della scuola.
“Spiace dover constatare – esordisce la dem – che Calenda parla di cose che non conosce. La proposta del Partito Democratico per i bambini da 0 a 6 anni è molto precisa: vogliamo incrementare l’offerta di asili nido, con particolare attenzione al Sud del Paese, e rendere l’accesso progressivamente gratuito. Il Pnrr che abbiamo contribuito a scrivere fa importanti passi in avanti dal punto di vista delle strutture ma c’è molto da fare sul sostegno all’erogazione del servizio“.
“Parallelamente vogliamo far sì che tutti i bambini e le bambine da 3 a 6 anni possano godere del diritto di accedere a quello che è a tutti gli effetti considerato il primo step del percorso educativo, ovvero la scuola dell’infanzia. Oggi oltre il 90% dei bambini frequenta queste scuole, ma laddove si tratta di scuole non statali le famiglie sono costrette a pagare rette molto alte. Noi vogliamo che l’accesso sia invece universale e gratuito e per questo obbligatorio“.
, 2022-08-24 14:25:00, “Investire nella scuola, nell’educazione, nell’istruzione, iniziando proprio dai servizi per l’infanzia, dedicando risorse ingenti anche grazie alla straordinaria opportunità del Pnrr. Davvero la ministra Carfagna non è d’accordo? Sono sinceramente stupita”.
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