di Antonio Polito
L’esordio di Berlusconi: ha collezionato 380 mila follower e 800 mila «mi piace»
L’elogio della barzelletta è il contributo maggiore che Silvio Berlusconi abbia finora dato a questa campagna elettorale. Non si è limitato a raccontarla, la sua storiella, infatti; ha anche spiegato ai nuovi follower su TikTok (che lui chiama Tik-Tok-Tak, scuotendo a tempo il capo per mimare una campana) perché le barzellette nella vita contano. Ha citato il loro valore «terapeutico», immaginiamo di origine freudiana (il contenuto inconscio del motto di spirito efficace, secondo il fondatore della psicanalisi che gli dedicò anche un libro, è sempre di natura sessuale, e il Cavaliere lì si muove sul suo terreno). Ma anche la funzione di lubrificante sociale, perché «eliminano le distanze» tra le persone. E infine un’utilità ecologica: «Puliscono il cervello».
Fatto sta, che mentre noi lo prendiamo in giro per la goffaggine un po’ cringe del nonno che imbonisce i nipotini dopo cena, la sua barzelletta è stata vista più di tre milioni di volte, e in un solo colpo il più grande entertainer d’Italia ha collezionato 380mila «follower» e 800mila «mi piace». A differenza degli altri politici che vogliono fare i «gggiovani» e adattano il loro messaggio al mezzo, lui fa sempre di sé stesso il messaggio, e si prende il mezzo.
Così, dopo anni di ricerche sociologiche sui misteri della Generazione Z, abbiamo scoperto che le barzellette piacciono anche ai ragazzi. E del resto, perché non dovrebbero?
Per i quattro milioni scarsi di giovani che stavolta potranno votare per il Senato (ma più di un terzo dice nei sondaggi che al seggio non andrà), questa campagna è già tutta una barzelletta. I partiti hanno finora promesso di abolire totalmente ogni tassazione fino a 25 anni, di abolire le «devianze» con lo sport (oppure di regalare 10mila euro al diciottesimo anno e «viva le devianze»); di abolire il numero chiuso all’università ma ripristinando il servizio militare; di allungare gli anni di scuola dell’obbligo e di abolire stage e tirocini gratuiti. Che poi sono spesso modi per allontanare il momento in cui comincia il lavoro, e si diventa adulti.
E infatti nessuno lo promette neanche più il lavoro. D’altra parte, non siamo per caso il Paese in cui per passare dal reddito basso dei padri a un reddito medio ci vogliono cinque generazioni. Ovvero cent’anni. Nel frattempo, TikTok.
3 settembre 2022 (modifica il 3 settembre 2022 | 07:11)
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