verso il voto Mezzogiorno, 18 agosto 2022 – 07:57 Polemica tra i Cinquestelle, gli esclusi: ci ha fatto fuori Fico. Centrodestra, Caldoro in lizza al Senato di Angelo Agrippa Ce l’hanno con il presidente della Regione Vincenzo De Luca perché avrebbe imposto il veto alla ricandidatura di Federico Conte, deputato di Leu, e per aver «occupato» i collegi dem — candidando, oltre al figlio Piero, i fedelissimi Fulvio Bonavitacola, Luca Cascone, Paola Lanzara e Paola Raia — sebbene Letta gli abbia delimitato il perimetro fino a Napoli. Anzi, se la prendono anche con il loro leader, il ministro Roberto Speranza, in lizza a Napoli, uno dei bersagli preferiti del presidente della Campania, per essere «sceso a patti con De Luca». Sono quelli di Articolo 1, che oggi, dopo il blitz dei partiti più grandi nei collegi campani, dove sono stati paracadutati parecchi big da fuori regione, si leccano le ferite e protestano. «Da Napoli ad Avellino a Salerno è scoppiata una rivolta contro Speranza — racconta amareggiato Michele Gravano, ex segretario generale della Cgil della Campania e della Calabria e ora nella direzione nazionale del partito — a causa dell’accordo che ha stretto con De Luca. Un patto politico che ha rotto il rapporto di solidarietà e di lealtà nei confronti di Federico Conte, tra i più impegnati parlamentari campani nella legislatura che si conclude. Insomma, questa scelta di subalternità di Speranza apre una lacerazione profonda nella nostra comunità». Tra proteste e indecisioniA Salerno e ad Avellino sono convocate riunioni per organizzare forme di protesta. «Diciamoci la verità: il partito non si è comportato bene — confessa Valentina Botta, coordinatrice regionale di Articolo 1 — e si è creato un vulnus perché con l’esclusione di fatto del deputato Conte dalla elezione è come se avessimo subito uno smacco. Eppure soltanto pochi giorni fa dal vertice nazionale ci erano stati chiesti cinque nomi da impegnare nelle candidature. Solo Arturo Scotto, coordinatore nazionale, è stato candidato in Toscana. Degli altri, non abbiamo saputo più nulla. Ora siamo tutti disorientati e sarà complicato medicare le ferite». Anche nel Pd continuano a fioccare dubbi e amarezze sulle candidature. Il pediatra Paolo Siani, per il quale è stata ipotizzata la candidatura a Giugliano, dice che «stiamo ragionando» sul da farsi, senza escludere di doversi tirare definitivamente fuori. Così Sandro Ruotolo, il giornalista senatore, è in attesa di sapere il suo destino, Mentre Paola Raia, consigliera regionale, ex di FI e ora fedelissima del presidente De Luca, candidata a Somma Vesuviana: «Ringrazio coloro che hanno pensato alla mia persona come candidata alla Camera dei Deputati — ha dichiarato sibillina—. Voglio ricordare che i cittadini della Campania mi hanno eletta quale loro rappresentante in seno al consiglio regionale. Ho fatto mia la linea programmatica del governatore della Campania, on. De Luca, tesa a migliorare sempre più la nostra Regione ed intendo continuare al suo fianco il mio lavoro con tutte le mie energie». I pentastellati delusiAlessandro Cannavacciuolo è il più noto di tutti, perché ad Acerra da anni combatte contro i roghi tossici e l’inquinamento. Ha ricevuto la solidarietà di Francesco Emilio Borrelli, dei Verdi. Ma con lui ve ne sono tanti: tutti — giurano — militanti pentastellati della prima ora. E tutti esclusi dalla candidatura. Da Anita Amato a Angelo Zanfardino, da Antonio Esposito ad Antonio Tagliafierro, da Bianca Mazzarino a Benedetta Costanzo. «Ci siamo autocandidati — dice Cannavacciuolo, primo dei non eletti alle ultime elezioni regionali — ed abbiamo presentato la documentazione richiesta, ma il giorno prima delle parlamentarie con una email ci è stato comunicato il parere negativo insindacabile dal presidente Conte. Mi sono informato, pare che Conte non sappia nulla. Ma che ad operare sarebbe stato il presidente del comitato di garanzia Roberto Fico. Non vorrei — conclude — che data la vicinanza della mia zona di provenienza con Pomigliano abbiano sospettato chissà quali legami con Di Maio. Ma io e gli altri abbiamo seguito il Movimento e Conte, non Di Maio». Il centrodestraSi inizia a delineare anche la griglia del centrodestra. Ieri il coordinatore regionale azzurro Fulvio Martusciello è volato a Porto Rotondo per un incontro con Silvio Berlusconi. Stefano Caldoro sarà candidato al Senato nel collegio di Napoli. Francesco Rubano a Benevento. Franco Silvestro a Torre del Greco. Gaetano Quagliariello alla Camera a Salerno. Pina Castiello ,capolista proporzionale Salerno e uniniminale alla Camera ad Eboli. Gianluca Cantalamessa passerebbe al Senato, così anche Lorenzo Cesa a Caserta. Zinzi capolista al proporzionale di Caserta. Carmela Rescigno alla Camera collegio di Cava de’ Tirreni. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 18 agosto 2022 | 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-18 14:07:00, Polemica tra i Cinquestelle, gli esclusi: ci ha fatto fuori Fico. Centrodestra, Caldoro in lizza al Senato,