Elezioni, Di Maio accetta il «diritto di tribuna» dal Pd per aggirare soglia del 3%

di Alessandra Arachi A poche ore dal patto elettorale raggiunto con Azione e+ Europa il Pd ha offerto ai leader dei partiti e dei movimenti di centro sinistra il meccanismo che permette di superare lo sbarramento previsto dalla legge elettorale Luigi Di Maio e il suo «Impegno Civico» costituito con Bruno Tabacci stanno valutando se accettare l’invito del Pd. A poche ore dal patto elettorale raggiunto con Azione e +Europa il Partito democratico ha offerto il diritto di tribuna ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale. Il diritto di tribuna prevede, in generale, che i partiti più piccoli possano ottenere comunque seggi così da «aggirare» la soglia di sbarramento del 3%. E Di Maio ci sta pensando. Il «no grazie» di RenziIl diritto di tribuna è stato offerto anche al leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha preferito non accettarlo con un «no grazie». E ribadendo di voler correre da solo. «Non ci riguarda»Alla proposta del Pd del diritto di tribuna, Europa Verde di Angelo Bonelli e Sinistra italiana di Nicola Fratoianni hanno subito riposto: «Non abbiamo alcun bisogno di un diritto di tribuna. È un’offerta generosa ma non ci riguarda». Dopo la loro risposta il segretario dem ha teso la mano a Fratoianni e Bonelli: «Vediamoci». E l’incontro è stato così fissato per mercoledì pomeriggio alle 15. 2 agosto 2022 (modifica il 2 agosto 2022 | 21:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-02 16:40:00, A poche ore dal patto elettorale raggiunto con Azione e+ Europa il Pd ha offerto ai leader dei partiti e dei movimenti di centro sinistra il meccanismo che permette di superare lo sbarramento previsto dalla legge elettorale, Alessandra Arachi

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