Elezioni in Campania, De Luca blocca Carfagna e Conte per blindare suo figlio Piero

Elezioni in Campania, De Luca blocca Carfagna e Conte per blindare suo figlio Piero

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il centrosinistra Mezzogiorno, 7 agosto 2022 – 07:58 Il governatore vuole un posto sicuro per il figlio al proporzionale e all’uninominale su Salerno pretende la candidatura del suo vice Bonavitacola e del fidato Picarone di Simona Brandolini Rientrato lo psicodramma a sinistra e chiarito il caso Di Maio, Enrico Letta parla di un «accordo elettorale necessario. La solitudine è penalizzata». L’intesa di «collegamento» con Impegno civico prevede anche il diritto di tribuna per i leader, compreso il ministro degli Esteri. Detto questo si assottiglia sempre più la percentuale di collegi destinati al Pd. Alla sua sinistra, al Nazareno, siede la napoletana, copresidente di Europa Verde Fiorella Zabatta che annuncia «un accordo oggetto di ampie discussioni tra i partiti, che si sono riuniti più volte». E proprio Zabatta dovrebbe essere una dei candidati della costituenda coalizione. Il capitolo aperto con il ministro degli Esteri, ex pentastellato, sembra chiuso, ma mica è chiaro dove sarà candidato, la discussione è rinviata. Da domani si entrerà nel vortice delle candidature e questo sarà un tema dirimente visto i mal di pancia non solo nel Pd, ma soprattutto tra i dimaiani. A cominciare da Vincenzo Presutto che dice: «Luigi è libero di fare quel che vuole, ma io non andrei nella lista del Pd. Nessuno capirebbe». Terra di conquistaMa una cosa è certa, la Campania è da sempre terra di conquista e una delle regioni che determinano vincitori e vinti alle politiche. Per questo molti big pensano di catapultarsi nella terra di De Luca e Manfredi. Dando per scontata la candidatura di Dario Franceschini, capolista al Senato, i dem dovrebbero schierare anche una donna. Si era parlato dell’ex segretaria nazionale Cisl, Annamaria Furlan, ma nelle ultime ore dovrebbe planare in Liguria. Quanto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enzo Amendola, non si sa ancora se sarà in campo a Napoli o in un’altra circoscrizione. Altro big che sarà sicuramente in campo è Matteo Renzi, in solitaria, con Italia dei Valori e non è escluso che un posto potrebbe averlo anche Maria Elena Boschi o Teresa Bellanova. E in solitaria correrà anche l’ex avversario di Renzi, Luigi de Magistris, che sarà candidato in cinque collegi al proporzionale (due a Napoli, uno a Roma, uno a Milano e uno in Calabria) e all’uninominale nel suo Vomero. Discorso a parte per Luigi Di Maio, leader di Impegno civico che deve fare i conti con i malumori dem e degli ex pentastellati che lo hanno seguito. Il nodo SalernoSenza contare Mara Carfagna, la ministra per il Sud ora nell’agguerrita pattuglia di Azione. Ed è nella natia Salerno che ci sono le prime scintille. Vincenzo De Luca per blindare la candidatura del figlio Piero, vicecapogruppo nazionale dem, al proporzionale vorrebbe che all’uninominale fossero candidati il suo vice Fulvio Bonavitacola e il consigliere regionale Franco Picarone. A farne le spese sarebbero Gigi Casciello, ex Fi e uomo forte di Carfagna a Salerno e l’uscente di Articolo 1, Federico Conte. Tra le novità nei collegi uninominali in quello di Giugliano dovrebbe correre Roberto Cogliandro presidente dei notai cattolici, e a Caserta il presidente della Camera di commercio Tommaso De Simone. Dopodiché, in pole ci sono sicuramente Valeria Valente, la presidente del consiglio comunale Enza Amato e le consigliere regionali Loredana Raia e Bruna Fiola (che di fatto esclude la candidatura di Massimiliano Manfredi). Un posto certo anche per Paolo Siani e Stefano Graziano, ed è in corsa anche Leonardo Impegno, come ad Avellino Maurizio Petracca e a Benevento Mino Mortaruolo e Antonella Pepe, anche se circolano i nomi del patron del Benevento calcio e dell’Unione industriali sannita, Oreste Vigorito, che però sembra abbia declinato l’invito, e di Caterina Lengua, sindaco di Cervinara. C’è poi l’incognita Lello Topo e Marco Sarracino. L’uno in quota Guerini-De Luca, l’altro Orlando-Provenzano. E sempre in quota deluchiani potrebbe esserci anche Paola Raia (nel collegio di Nola). Movimenti in AzionePer Azione scaldano i motori Francesca Scarpato e Giuseppe Sommese. In Articolo 1 oltre all’uscente Conte, ci sono poi da far eleggere Arturo Scotto, Nico Stumpo, Roberto Speranza e Cecilia Guerra. Resterebbe fuori quindi Sandro Ruotolo per ora sostenuto solo dal presidente del Pd napoletano Paolo Mancuso. Quanto alle corse in solitaria, Italia viva ha due uscenti: Gennaro Migliore e Lello Vitiello. L’idea è quella, però, di sparigliare e sfruttare la rottura con la megacoalizione di centrosinistra per puntare a nuovi volti, in chiave anti Pd. Anche perché, non va dimenticato, Iv in Campania alle regionali ha preso il 7 per cento. Infine Unione popolare di de Magistris, che deve ora raccogliere le firme, ha già strappato l’ok di Domenico Ciruzzi a Napoli. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 7 agosto 2022 | 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-07 06:00:00, Il governatore vuole un posto sicuro per il figlio al proporzionale e all’uninominale su Salerno pretende la candidatura del suo vice Bonavitacola e del fidato Picarone,

Pietro Guerra

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