Elezioni midterm, Trump furioso: «colpa» di Melania, gli avrebbe consigliato di appoggiare Oz

di Giuseppe Sarcina, corrispondente da Washington

Gli avversari e Joe Biden non sono stati «umiliati», come sperava il leader «in esilio» a Mar-a-Lago. Ma sembra intenzionato comunque ad annunciare la sua candidatura alla Casa Bianca, la terza, il 15 novembre

Questa mattina, mercoledì 9 novembre, Donald Trump ha inviato una mail personalizzata ai suoi supporter: «Sto per annunciare qualcosa di enorme a Mar-a-Lago e voglio che ci sia anche tu». Segue un ritratto di «The Donald» sorridente. Sullo sfondo un biglietto di invito, tipo partecipazione di nozze, e il mare azzurro della Florida. Sembra tutto confermato, dunque. Trump annuncerà la sua candidatura alla Casa Bianca, la terza, il 15 novembre. Ma gli umori reali non corrispondono all’idillio della cartolina. L’ex presidente sarebbe «furioso», twitta Maggie Haberman del «New York Times». I risultati del midterm sono deludenti. I repubblicani alla fine potrebbero anche spuntarla alla Camera dei deputati e sono ancora in corsa per soffiare al fotofinish il Senato ai democratici. Ma gli avversari e Joe Biden non sono stati «umiliati», come sperava il leader «in esilio» a Mar-a-Lago. Trump, racconta Haberman, sarebbe particolarmente arrabbiato per la sconfitta di Mehmet Oz, candidato in Pennsylvania per il Senato. Il Dr. Oz, già star televisiva, è stato battuto nettamente dal vice governatore John Fetterman, in una delle competizioni copertina del «midterm».

Trump aveva scelto di appoggiare in modo robusto Oz, ma tra ieri notte e stamattina se la sarebbe presa con tutti quelli che «lo avrebbero consigliato male», a cominciare da sua moglie. «Non è stata una delle sue decisioni migliori», avrebbe detto Trump riferendosi alle pressioni di Melania. Un particolare, però, che lascia un po’ perplessi. Negli ultimi mesi l’ex First Lady ha tenuto un profilo molto basso, comparendo raramente negli eventi trumpiani. La giornalista del «New York Times» aggiunge che «diversi collaboratori» avrebbero suggerito di rinviare il «grande annuncio» del 15 novembre. Ma, al di là del messaggio spedito stamattina ai supporter, pare davvero improbabile che Trump possa ripensarci.