Elezioni politiche, la provocazione di Sgarbi (Noi moderati): «Se mi eleggono faccio abolire gli autovelox»

Elezioni politiche, la provocazione di Sgarbi (Noi moderati): «Se mi eleggono faccio abolire gli autovelox»

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di Chiara Baldi

Il critico d’arte è candidato capolista al Senato a Milano e a Monza. Maurizio Lupi: «Vedo che la nostra lista dà fastidio a molti nel centrodestra»

Nella «città delle multe» Vittorio Sgarbi, candidato capolista al Senato a Milano e Monza per la lista «Noi moderati», non poteva che lanciare la provocazione: «Se mi eleggono faccio abolire gli autovelox, almeno per nove mesi». Poi, stuzzica gli alleati di partito cui imputa la scelta di un nome «orribile» accompagnato da «simboli anche più brutti: quando li ho visti li ho odiati»: «Se non faremo il 3% lo si dovrà alla miopia di Giovanni Toti, Maurizio Lupi e Luigi Brugnaro. Se lo faremo è perché ci sono io». Ma a parte lo «Sgarbi’s show», venerdì all’Hotel Meliá la lista fondata dall’ex ministro Lupi con il governatore ligure Toti e il sindaco di Venezia Brugnaro ha ricordato al centrodestra che non ci sono solo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia: «Senza di noi non si governa». E stringendo la mano a Toti, Lupi ha ironizzato: «Daremo un dispiacere a qualcuno». A chi? «Vedo che la nostra lista dà fastidio a molti nel centrodestra», tanto che, rimarca, «per un mese abbiamo avuto la comunicazione che la coalizione è fatta di tre proposte politiche invece che quattro».

E anche se i moderati «non recriminano nulla né rincorrono nessuno, adesso che alcuni sondaggi ci danno al 3% ci si è accorti che nel centrodestra c’è chi non rincorre la Lega e Fratelli d’Italia». Il riferimento è a Silvio Berlusconi. Anche perché «noi crediamo che i 14 milioni di persone che votarono il Popolo della libertà da qualche parte siano andati. Gli vogliamo offrire un’alternativa?». E chi sosterrà il 26 settembre la lista, quando ci sarà da fare il nome del presidente del Consiglio? Di nuovo, Lupi non ha dubbi: Giorgia Meloni. «Ha tutte le caratteristiche per fare il premier. D’altronde è sempre stato così: chi prende più voti viene incaricato di fare il presidente, sarà poi il presidente della Repubblica a decidere». L’orizzone dei moderati è però più lungo: «Vogliamo governare fino al 2027», assicura Lupi, mentre Toti auspica che questa avventura «non si esaurisca in un cartello elettorale. Dobbiamo costruire una nuova casa dei popolari, liberali e riformisti italiani».

3 settembre 2022 (modifica il 3 settembre 2022 | 15:05)

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, 2022-09-03 13:05:00, Il critico d’arte è candidato capolista al Senato a Milano e a Monza. Maurizio Lupi: «Vedo che la nostra lista dà fastidio a molti nel centrodestra», Chiara Baldi

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