Elezioni, i promossi. Da Berlusconi a Ilaria Cucchi (e una pattuglia di veterani)

Elezioni, i promossi. Da Berlusconi a Ilaria Cucchi (e una pattuglia di veterani)

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di Claudia Voltattorni

Conferme e ritorni: da Bruno Tabacci a Pier Ferdinando Casini e Piero Fassino. L’esordio del giudice Matone, del sindacalista Aboubakar Soumahoro. E riecco Terzi di Sant’Agata, Marcello Pera e Giulio Tremonti

C’è chi torna dopo tanti anni e chi entrerà per la prima volta. Nella diciannovesima Legislatura a guida centrodestra che vede una drastica riduzione del numero dei parlamentari, passati da 945 (630 alla Camera, 315 al Senato) agli attuali 600 (400 + 200) sono numerosi però i veterani del Parlamento, soprattutto nel centrodestra. Uno su tutti Silvio Berlusconi, vincitore nella sfida diretta a Monza per un seggio al Senato, che torna per la settima volta e dopo 9 anni di assenza. Molte però anche le riconferme soprattutto tra i big, capolista in diversi collegi. Numerose anche le new entry.

New entry

Tra queste la romana Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, picchiato e ucciso poco dopo l’arresto nel 2009. Candidata con Alleanza Verdi-Sinistra al Senato nel collegio uninominale di Firenze batte la candidata del centrodestra Federica Picchi (Fratelli d’Italia). Riesce ad entrare anche il suo compagno di lista Aboubakar Soumahoro, sindacalista ivoriano 42enne naturalizzato italiano. Prima volta anche per Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia, vincitrice a Roma contro gli ex alleati Emma Bonino e Carlo Calenda. Sempre a Roma ottengono il loro primo seggio alla Camera i dem Nicola Zingaretti, governatore della regione Lazio, e Michela Di Biase, consigliera regionale e moglie del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (che va al Senato).

Per il centrosinistra debuttano al Senato anche le due ex leader di Cgil e Cisl Susanna Camusso e Annamaria Furlan. Prima volta a Montecitorio poi per Rita Dalla Chiesa, vittoriosa in Puglia con Forza Italia. Sconfitta alle ultime comunali a Roma, Simonetta Matone riesce però ad entrare alla Camera con la Lega.

Ex ministri e presidenti

In bilico fino all’ultimo momento invece le ministre uscenti del governo Draghi. Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia e candidata di Italia Viva, torna alla Camera. Con lei anche Mara Carfagna, ministra uscente del governo Draghi che rimane in Parlamento grazie al ripescaggio nel plurinominale. Nella sfida diretta nell’uninominale al Senato a Napoli, l’ex ministra di Forza Italia ora in Azione ha perso contro l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S), ma anche contro Piero De Luca, figlio del governatore della Campania Vincenzo, che grazie al plurinominale torna a Montecitorio per la seconda volta. Anche Mariastella Gelmini rimane in Parlamento, ma al Senato. Come la sua collega di partito (entrambe hanno corso per Azione), rientra grazie al plurinominale, avendo perso la sfida diretta nell’uninominale al Senato contro Giulio Terzi di Sant’Agata. L’ex ministro degli Esteri del governo Monti, candidato con Fratelli d’Italia, torna a Palazzo Madama grazie al 60,28% dei voti ottenuti nel collegio uninominale di Treviglio (Bergamo), dove Gelmini è arrivata terza.

Un altro ritorno è quello di Marcello Pera, 79 anni, ex presidente del Senato nel governo Berlusconi, ha vinto in Sardegna con Fratelli d’Italia. Vittoria al Senato quasi all’ultimo voto per un altro ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, che a Bologna con il Pd ha sconfitto Vittorio Sgarbi, candidato con il centrodestra e si appresta a cominciare la sua undicesima legislatura consecutiva. Alla Camera torna anche il suo ex collega di partito nell’Udc Lorenzo Cesa, eletto con il centrodestra in Molise.

E alla Camera ritroverà Bruno Tabacci, eletto per la settima volta a Milano con Impegno Civico, e Giulio Tremonti, sconfitto nella sfida diretta con Benedetto Della Vedova ma poi recuperato nel plurinominale, è alla sesta legislatura. A Milano per il Pd vince Antonio Misiani che andrà al Senato. In Molise vince anche il patron della Lazio Claudio Lotito (Forza Italia) che debutterà in Senato.

Riconferme

Confermate anche in questa legislatura Daniela Santanché (Fdi), vittoriosa a Cremona contro l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli (Pd) però ripescato alla Camera grazie al listino proporzionale, e Michela Vittoria Brambilla, rieletta alla Camera in Sicilia come indipendente nel centrodestra. La figlia dell’ex Msi Pino Rauti, Isabella Rauti (Fdi) vince al Senato nella sfida diretta contro il dem Emanuele Fiano, figlio del deportato ad Auschwitz Nedo, che resta fuori dal Parlamento. Seggio al Senato per l’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI). In Sicilia con Forza Italia vincono anche la compagna di Berlusconi Marta Fascina e Stefania Craxi, mentre il fratello Bobo resta fuori. Per il centrosinistra riconfermati alla Camera, oltre ai big Enrico Letta, Andrea Orlando, Lorenzo Guerini, Roberto Speranza, anche Laura Boldrini e Piero Fassino, alla sua settima legislatura. Passano al Senato Beatrice Lorenzin e Graziano Delrio. Mentre a Torino il più votato nel collegio Piemonte 1 è Riccardo Magi di +Europa.

26 settembre 2022 (modifica il 26 settembre 2022 | 23:18)

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, 2022-09-26 21:19:00, Conferme e ritorni: da Bruno Tabacci a Pier Ferdinando Casini e Piero Fassino. L’esordio del giudice Matone, del sindacalista Aboubakar Soumahoro. E riecco Terzi di Sant’Agata, Marcello Pera e Giulio Tremonti, Claudia Voltattorni

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