Elisa, la bimba ustionata allasilo di Osio Sopra, la mamma: Undici ore di operazione, Natale in terapia intensiva

Elisa, la bimba ustionata allasilo di Osio Sopra, la mamma: Undici ore di operazione, Natale in terapia intensiva

Spread the love

di Maddalena Berbenni

La piccola di 4 anni rischi di morire nel rogo in cortile, a maggio. Angela Perico: Chiede “Quando posso tornare a casa, perch successa questa brutta cosa?” Io e mio marito ci diamo il cambio in ospedale, ci vediamo mezz’ora la settimana

Avevamo deciso di festeggiare la sera con mia mamma, che compie gli anni lo stesso giorno di Elisa. Avevo la torta in frigo, avevo preso lo scivolo. nei dettagli pi minuti che quasi sempre si nasconde il senso di una storia. Cos Angela Perico racconta, sopporta, fa scorrere le foto delle cicatrici sul telefonino. La manina ha vagamente la forma di una manina. Ma poi quando il momento di tornare al 30 maggio, quando ripensa allo scivolo per la sua bimba, piange. Si ferma. Lo scivolo in garage, mentre Elisa dal giorno del suo quarto compleanno ricoverata all’ospedale Buzzi di Milano. Non cammina. Non conta pi gli interventi chirurgici. Chiede di continuo quando guarir. L’ultima operazione, gioved, durata 11 ore per ricostruire la pelle sul 40% del corpo: gambe, collo, addome.

la piccola ferita pi gravemente nell’incidente con il bioetanolo alla scuola materna di Osio Sopra, dove i Prandi vivono. Pap Paolo ha 45 anni ed impiegato tecnico. Angela, 42, anche lei impiegata ma con un contratto in scadenza a febbraio, a casa per prendersi cura della figlia. E poi c’ Riccardo, che a 10 anni vede i genitori a turni alterni. Il 30 maggio — racconta Angela Prandi — c’era sciopero alla primaria, avevo anticipato la pausa pranzo per andare a prendere Riccardo. Ero a un metro dal cancello dell’asilo quando mi ha chiamato la maestra: “Angela vieni, successo un incidente, Elisa tutta scottata”. Me la sono ritrovata nuda nel giardino, in piedi, che non riusciva a muoversi e urlava dalla disperazione. Non potevo toccarla, se non a una spalla, perch aveva la pelle che cadeva. L’anestesista dell’elisoccorso di Bergamo mi ha detto: “Signora, dobbiamo intubare perch sta andando in sofferenza e rischiamo di non arrivare in ospedale”. stato fantastico, sono riuscita a recuperare il suo numero di telefono per ringraziarlo. Se non avesse fatto quello che ha fatto in tempi cos brevi, Elisa non si sarebbe salvata. Poi, al Buzzi i medici della terapia intensiva ci hanno spiegato che era gravissima, dubitavano che avrebbe superato le 48 ore.

E invece ce l’ha fatta.
molto raro che succeda con bimbi cos piccoli. Da l cominciato il nostro calvario. L’hanno risvegliata dopo 9 giorni in una stanza piena di fili, di pompe che suonano, dove non riesci a distinguere il giorno dalla notte, quindi stato devastante. Aveva anche tutta la disintossicazione dagli oppiacei per la sedazione: vedeva i mostri. Poi, i primi di agosto ci hanno trasferiti in Chirurgia pediatrica.

Elisa ricorda cosa le successo?
S, tutto, anche nomi e cognomi dei presenti. All’inizio, era angosciata. Ora ne parla solo quando ha i momenti di crisi e inizia a dire “mamma voglio guarire, voglio tornare a casa, perch successa questa cosa brutta?”.

Roberto Tornicelli, il pap che accese il fuoco, indagato insieme alla maestra Monica Valsecchi e alla coordinatrice didattica dell’asilo Simonetta Nava. Si sono fatti sentire in questi mesi?
La moglie del pap indagato qualche volta mi chiede come sta Elisa, hanno un figlio della stessa et di Riccardo. Con la scuola ero rimasta in contatto i primi giorni dopo l’incidente, poi non ci ha chiamato pi nessuno.

Che cosa pensa di ci che accaduto?
In questo momento, tutti i miei pensieri sono diretti in ospedale, voglio solo che Elisa guarisca e torni a casa.

Che ferite ha riportato?
ustionata per l’85% del corpo, sono ustioni di secondo e terzo grado, ha liberi solo la schiena e il viso. La sua fisionomia c’ ancora, per la pelle non pi. Non pi la Elisa di prima. Non si pu alzare dal letto. Fa il giretto nel reparto in carrozzina. Abbiamo provato a farla camminare ma aveva male ai piedi e ci hanno consigliato di aspettare. Fortunatamente una bambina, problemi motori non ne ha. Quando verr il momento, ci sar forse solo la paura.

Quanti interventi ha fatto?
Ho perso il conto, all’incirca sono due medicazioni in anestesia totale a settimana, poi ci sono le operazioni pi impegnative.

Come vi siete organizzati per assisterla?
Se non in terapia intensiva, io arrivo la domenica pomeriggio e torno a casa il gioved sera. Mio marito mi d il cambio, per prendere solo un giorno di ferie e dare a me la possibilit di stare anche con Riccardo. Viviamo forzatamente separati, ci vediamo mezz’ora a ogni cambio.

Come sono le giornate?
In settimana vengono il fisioterapista, la maestra, la psicologa. Abbiamo tanti giochi in stanza, in pratica abbiamo fuso due tablet (ride, ndr). La mattina passa veloce, il pomeriggio pi lento. Di notte spesso Elisa non dorme.

Ha dolori?
Ha paura di rimanere da sola. Dopo il penultimo intervento, a novembre, ha fatto tre settimane in terapia intensiva e siccome l dovevamo andare via, purtroppo le rimasta questa fobia. Si sveglia anche solo per vedere se ci sei. Per pu capitare che abbia anche dolori. Infezioni, batteri, funghi sono all’rodine del giorno. Un paio di volte le salita la febbre a 41 dal niente e io ho perso altri 10 anni di vita. come se fossi sempre in apnea e non riuscissi mai a respirare.

In lei hai visto qualche momento di sollievo?
un mix di emozioni. principalmente arrabbiata. Ha attimi di spensieratezza dove la fai ridere e momenti di pianti inconsolabili. Mi chiede di tornare a casa, se la porter al parco, se potr ballare. Io le dico di s, la rassicuro, per ormai troppo tempo. Anche se ha una resilienza al duemila per cento, adesso inizia a vacillare. Anche noi non ce la facciamo pi.

Come passerete il Natale?
Elisa sar intubata. Noi lo passeremo a casa con i parenti pi stretti e poi andremo a trovare lei. Abbiamo deciso che quando si sveglier e sar in camera sua, faremo finta che quel giorno Natale e le daremo i regali. Le ho comprato un vestito con i cuori che ho fatto tagliare dietro, in modo da farglielo indossare come un camice.

Con la mamma di Alessandro, l’altro bimbo grave, avete preso contatti con Assobus, onlus che aiuta i genitori nella fase nel post ospedaliera, avete progetti.
S, vorremmo che Elisa e Alessandro non venissero dimenticati e che questa sofferenza in futuro possa giovare qualcun altro.

Pensa mai a quando Elisa torner a casa?
Voglio fare una mega festa, riempir tutta la strada di palloncini. E toglier lo scivolo dal garage… Lo metterei anche qui in casa, subito. Le direi: Elisa, gioca quanto vuoi.

24 dicembre 2022 (modifica il 24 dicembre 2022 | 15:30)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.