Elisabetta Dami (mamma di Geronimo Stilton): 'Insegnanti hanno una grande responsabilità nei confronti dei ragazzi. Ecco il segreto per appassionare i bambini alla lettura' – Tuttoscuola,

Elisabetta Dami (mamma di Geronimo Stilton): 'Insegnanti hanno una grande responsabilità nei confronti dei ragazzi. Ecco il segreto per appassionare i bambini alla lettura' – Tuttoscuola,

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È scrittrice, paracadutista, maratoneta e molto attiva nel volontariato. Ma prima di tutto è la mamma di Geronimo Stilton, il topo giornalista più amato dai bambini. Parliamo di Elisabetta Dami: i suoi libri hanno venduto 180 milioni di copie nel mondo e sono stati tradotti in 49 lingue. Lei ha un segreto per parlare al cuore dei bambini e ha ben chiaro quello che la scuola dovrebbe fare per appassionarli alla lettura. Lo spiega a Tuttoscuola.

Elisabetta come nasce la tua passione per la scrittura?

“Io sono nata in una famiglia di editori. Mio padre, Piero Dami, negli anni ’70 fondò la Dami Editore, una casa editrice per ragazzi. Fu mio padre che mi trasmise la passione per il lavoro ben fatto, per il lavoro da editore, un lavoro artigianale che richiede attenzione ai dettali e rispetto verso i lettori. Tutto quello che so lo devo a lui e gliene sono molto, molto grata. La cosa più importante che mi insegnò mio padre fu proprio la passione per questo lavoro e l’importanza di impegnarsi, metterci sempre tutto: impegno, fatica e cuore. E poi cercare di divertirsi”.

Ecco, i ragazzi oggi sono spesso spaventati dalla fatica…

“Io invito i ragazzi ad avere coraggio e a nutrire i loro sogni. Credo infatti che i ragazzi abbiano tanti sogni, ma che fatichino a capire qual è quello che fa per loro. Io dico loro, per prima cosa, di cercare di capire cosa può dare un senso alla loro vita, scegliere un sogno vero (non una passione temporanea). Qualcosa che tra 20 anni, quando sveglieranno, li farà dire ‘ho voglia di alzarmi la mattina per fare questa cosai. Un sogno che sia bello per loro e buono per gli altri. Allora questa cosa, qualunque essa sia, anche la più semplice, avrà un senso. Senza pensare ai guadagni, non sono importanti. Poi bisogna rivolgersi a chi ha più esperienza: i genitori, i nonni, gli insegnanti, gli educatori, che possono dare dei consigli. A questo punto bisogna creare una sorta di network con chi ha le stesse passioni, iniziare a fare squadra perché tutto ciò che si fa insieme agli altri è più semplice, più divertente e più efficace. Ora arriva il bello: prepararsi alla fatica, ma senza scoraggiarsi. Non bisogna lasciarsi abbattere dalle difficoltà. Anche se bisognerà sacrificare qualcosa, fare degli sforzi, alla lunga si scoprirà che è anche bello aver fatto dei sacrifici per qualcosa in cui si crede”.

Non posso non chiedertelo: come è nato Geronimo Stilton?

“Tanti anni fa scoprii che non potevo avere figli. Quello fu un momento molto difficile per me, in cui mi guardai dentro e scoprii di voler esprimere in modo alternativo la mia maternità. Iniziai a fare volontariato in un ospedale di Milano con i bambini. Mi piaceva tanto stare con loro, anche se non ero la loro mamma biologica. Era il periodo di Patch Adams e mi sarebbe piaciuto fare il clown per farli sorridere, ma sono sempre stata molto timida – proprio come Geronimo -. Ho pensato allora di farli divertire scrivendo delle avventure umoristiche. E allora ho iniziato a scrivere delle disavventure molto divertenti di un topo, ma sempre con un lieto fine. I libri di Geronimo hanno infatti sempre lieti fine esagerati. A volte inserisco persino un doppio lieto fine proprio perché voglio ricordare a tutti che uno dei valori di Geronimo è la speranza. La mia fu una fiaba a lieto fine perché sono diventata la mamma di milioni di bambini. Il successo di Geronimo sta nel fatto che non è nato da un progetto di marketing, ma dal mio cuore di mamma e arriva al cuore dei bambini. Gli ingredienti del suo successo sono tre: le storie avventurose, molto comiche e che hanno sempre un messaggio etico. I suoi valori sono la gentilezza, l’onestà, l’inclusione, il rispetto per la diversità, l’amicizia e la pace”.

Elisabetta, sappiamo che hai scalato il Kilimangiaro, corso tre volte la maratona di New York e una volta quella del Sahara. E poi sei stata anche pilota e paracadutista. Una passione per l’avventura che porti anche nei tuoi libri… Ma chi è davvero Elisabetta Dami?

“Una ‘scamorza’, come Geronimo! Non ho mai avuto una grande fisicità, ma quando devo fare qualcosa me la organizzo bene e la faccio insieme agli amici. Ho scoperto che con impegno, pazienza e facendo le cose insieme, anche le cose impossibili diventano possibili! Allora mi dico: pensa bene a quali sfide vuoi aderire, ma se inizi arriva in fondo. I miei amici e i miei collaboratori lo sanno: se inizio una cosa, la termino, perché è importante. Non si lasciano le cose a metà, si finiscono”.

I valori e gli ideali che cerchi di trasmettere nei tuoi libri sono arrivati in tutto il mondo. Solo Geronimo Stilton è stato tradotto in 49 lingue, dall’inglese all’arabo. Credo di poterlo dire tranquillamente: è chiaro che riesci ad arrivare al cuore dei bambini, cosa che non tutti, nemmeno a scuola, riescono ancora a fare. Ma come si fa?

“Ogni tanto me lo chiedo anche io con grande onestà. Nel corso degli anni la società è cambiata tantissimo, ma i bambini nel loro cuore restano sempre gli stessi: vogliono delle storie che diano loro la sensazione di imparare qualcosa di utile per la vita, qualcosa che li impegni ad andare avanti riuscendo a farcela. Storie che diano speranza e allo stesso tempo che facciano sorridere e non annoiare: avventura, divertimento e valori etici. Avevo una nonna da cui imparai molto perché era di una gentilezza straordinaria: io imparai così che con la gentilezza si può ottenere tutto. I ragazzi hanno bisogno di saperlo, di imparare a chiedere e a ricambiare. Sapere che ad essere gentili ne vale la pena perché la gentilezza cambia la vita e cambia anche il mondo. La gentilezza è il rispetto per gli altri, il contrario dell’arroganza. E poi hanno bisogno di sapere che l’umanità è una grande famiglia e di parlare di inclusione. Il concetto è semplicissimo: vogliamoci bene e diciamocelo”.

Purtroppo le statistiche parlano chiaro: gli italiani, in particolare i ragazzi, leggono sempre meno. Perché secondo te e cosa potrebbe fare a tuo avviso la scuola per incentivare la lettura?

“Io credo che gli insegnanti abbiano una grandissima responsabilità nei confronti dei ragazzi. Il loro compito è difficilissimo e hanno tutto il mio rispetto e la mia solidarietà. Spesso il loro ruolo non viene apprezzato abbastanza. Credo che il sistema migliore per trasmettere l’amore per la lettura è mostrare ai ragazzi che l’adulto questo amore per la lettura ce l’ha. I ragazzi ci vedono con un libro in mano? Se sì, allora saranno invogliati a leggere. Se invece non ci vedono leggere, ma gli diciamo di farlo, il messaggio è inefficace. L’esempio è importantissimo. Un libro è una finestra sul mondo, un amico che ci fa compagnia anche quando ci sentiamo soli”.

Chi volesse conoscere di persona Elisabetta Dami, autrice di Geronimo Stilton, la può incontrare lunedì, 15 maggio, dalle 15.00 al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dove, assieme a Geronimo Stilton, racconterà come insegnare l’inclusione ai bambini.

L’occasione è la sua partecipazione a Sky Inclusion days, il primo grande evento di Sky sui temi dell’inclusione, organizzato in collaborazione con l’associazione non profit Lidia Dice, in programma a Milano il 14 e 15 maggio presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.
Una due giorni di testimonianze, performance, workshop, incontri e dibattiti con ospiti del mondo della cultura, dell’arte, della scienza, dell’intrattenimento e dello sport. Molti i volti del mondo della cultura, dell’arte, della scienza, dell’intrattenimento e dello sport. Tra gli altri: Niccolò Agliardi, Salvatore Aranzulla, Francesca Barra, Amalia Ercoli Finzi, Sara Gama, Vera Gheno, Giorgio Minisini, Alessandro Ossola e Azzurra Rinaldi.
Con le performance e gli interventi di artisti quali Michele Bravi, Vinicio Marchioni, Omar Hassan, Macia Del Prete, Domenico Cuomo, Paola Gioia Kaze Formisano e Tommy Kuty.
Maggiori informazioni e il programma della due giorni sono disponibili sulla pagina: https://inclusiondays.sky.it

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