di Lorenzo Nicolao
La morte del fratello Josh, gli abusi dei tecnici, il body shaming. Orgogliosa degli obiettivi raggiunti. Lascio dopo anni difficili
Un ritiro precoce in cambio della felicit. Questa la ragione per la quale la campionessa britannica Ellie Downie ha detto addio alla ginnastica. Medaglia d’oro nell’All Round agli Europei del 2017 e 13esima nell’All Round alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 a soli 17 anni, la campionessa di Nottingham sente che sia per lei arrivato il momento di lasciare il mondo dell’agonismo e cambiare vita. Dopo anni davvero difficili, lascio con il cuore pesante e un turbinio di emozioni – ha spiegato l’atleta vincitrice di 12 medaglie sul suo account Twitter – la ginnastica stata la mia vita da quando ho cominciato ad avere ricordi e sono orgogliosa di tutto ci che ho avuto la fortuna di raggiungere, come le vittorie e le medaglie. La salute e la felicit sono per le mie nuove priorit, voglio dare pi spazio alla mia serenit mentale. Queste le parole dell’atleta che, con uno strepitoso esercizio finale al corpo libero, aveva portato per la prima volta la Gran Bretagna sul gradino pi alto del podio continentale.
Thought it was time to update you all?
Links for the podcast will be in my bio?? pic.twitter.com/GhsSxn5TM1— Ellie Downie (@elliedownie) January 23, 2023
Il fratello morto in campo
Nella sua breve carriera, quasi sempre seguendo le orme della sorella e collega Rebecca Becky (anche lei ex agonista), Downie aveva denunciato lo scorso anno pressioni e abusi da parte dei tecnici, soprattutto in merito al pressing infinito per via del suo peso. Sono ferite che non si rimargineranno mai, ha detto la ginnasta, riferendosi anche alla scomparsa del fratello maggiore Josh, morto improvvisamente in campo mentre giocava a cricket, colpito da un infarto all’et di 24 anni durante un allenamento. A causa di questa tragedia Ellie aveva rinunciato anche ai Giochi di Tokyo, che si sono svolti nell’estate del 2021.
Un ambiente ostile
Nel mondo della ginnastica artistica Ellie si pi volte confrontata con la durezza di un mondo come quello della ginnastica artistica. La campionessa aveva parlato in pi occasioni di abusi e vessazioni psicologiche, sostenendo che ormai certi comportamenti da parte degli allenatori sono pressoch normalizzati e radicati (un problema che si presentato negli Stati Uniti e pi recentemente anche in Italia). Un ambiente fatto di paura e pressioni per Downie, nel quale l’impegno e la dedizione venivano costantemente messi in discussione, spesso con allenamenti eccessivi che il suo corpo non era in grado di sostenere. L’atleta si era battuta in pi occasioni per cambiare le cose, nel suo prossimo futuro, anche senza salire in pedana, potrebbe continuare a sensibilizzare il pubblico sul tema.
23 gennaio 2023 (modifica il 23 gennaio 2023 | 14:05)
© RIPRODUZIONE RISERVATA