di Marco Bonarrigo
Accusata con la vice Tishina di metodi non corretti e professionali con pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste disturbi alimentari e psicologici
La Procura della Federginnastica ha deferito (ovvero rinviato a giudizio sportivo) Emanuela Maccarani , allenatrice della Nazionale di ritmica ed ex dt federale, e Olga Tishina, sua assistente all’Accademia di Desio. Dopo due mesi di indagini e dopo aver recepito le memorie difensive delle due, luned i tre procuratori federali (Michele Rossetti, Lorenza Mel e Giorgio Papotti, costituiti in pool con il sostituto della procura generale del Coni Livia Rossi) hanno deciso di contestare davanti al Tribunale Federale la violazione dell’art. 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all’art.7 del Codice Etico FGI e all’art.2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni. L’addebito contestato di aver adottato, nel periodo compreso fino all’estate 2020, metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalit, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici.
A questo punto il Tribunale ha 10 giorni di tempo per fissare l’udienza per un procedimento di primo grado che si svolger a Roma e dovr concludersi entro 90 giorni, ovvero quando l’attivit agonistica delle Farfalle entrer nel vivo.
Le sanzioni previste, in caso di non proscioglimento, vanno dall’ammonizione alla squalifica alla radiazione. In caso di squalifica, le due tecniche dovranno immediatamente abbandonare l’attivit e di conseguenza la palestra e la Nazionale fino alla fine della sanzione. Le squalifiche sanzionate in appello con pene inferiori ai 90 giorni non potranno essere oggetto di ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, giudice ultimo di terzo grado.
30 gennaio 2023 (modifica il 30 gennaio 2023 | 23:15)
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