Emergenza siccità, acqua potabile a rischio: allarme razionamento, commissario in arrivo

Emergenza siccità, acqua potabile a rischio: allarme razionamento, commissario in arrivo

Spread the love

cambiamento climatico

di Giuliana Ferraino24 feb 2023

 Emergenza siccità, acqua potabile a rischio: allarme razionamento, commissario in arrivo Il fiume Po in secca a Torino

L’ultimo allarme sull’emergenza siccit arriva dal ministro dell’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che parla di rischi sulla produzione idroelettrica e di possibili razionamenti dell’acqua e valuta la nomina di un commissario che abbia tutti i poteri sulla gestione dell’acqua. La proposta sar discussa la prossima settimana in Consiglio dei ministri. Abbiamo il 50% della neve che dovrebbe esserci sulle montagne, e siamo a meno della met dei livelli di fiumi e laghi. Serve un ragionamento per un intervento immediato, che significher anche razionamenti sulla distribuzione della risorsa, afferma il ministro.

Sul razionamento di acqua, Pichetto Fratin aveva gi dichiarato in mattinata a Radio24 che non c’ alcuna decisione, ma credo che dopo un giro di confronto con i grandi consorzi che gestiscono le dighe e il gestore del sistema idrico nazionale bisogner tirare le somme e pu anche darsi che in alcuni territori si arriver a questo. Aggiungendo che sui rischi sulla produzione idroelettrica causati dalla siccit, gi l’anno scorso abbiamo avuto qualche riduzione, adesso speriamo si riescano a riempire le dighe nei prossimi 2-3 mesi, qualche pioggia dovrebbe esserci, altrimenti ci saranno delle conseguenze.

Che la situazione sia grave lo indicano i numeri. Secondo il Cnr, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccit severa od estrema. Significa che per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l’acqua dal rubinetto non pu pi essere data per scontata. E’ la dimostrazione del clamoroso errore, che fa chi ritiene la siccit un problema prettamente agricolo, pur essendo il settore primario e la sovranit alimentare, i primi ad esserne minacciati, afferma Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi).

L’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio dell’Anbi sulle risorse idriche descrive mancanza di neve, fiumi in secca, laghi sotto il livello di guardia in tutto il Nord. Ma anche al Centro Italia e al sud si palesano segnali di sofferenza idrica.

Le temperature miti di febbraio assottigliano ulteriormente il gi scarso manto nevoso nelle regioni alpine. Secondo il Cnr , il quantitativo di neve caduta da inizio anno sulle Alpi inferiore ai valori medi del decennio 2011-2021. In Valle d’Aosta, il manto nevoso si sta riducendo su tutta la regione: anche su Le Grandes Murailles in due settimane si passati da 144 a 128 centimetri; sulla fascia occidentale, interessata dalle nevicate pi abbondanti, la coltre bianca permane mediamente sui 52 centimetri.

In Piemonte, calano quasi tutti i fiumi, aumentando il gap con i livelli di portata degli anni passati :Sesia -74%, Stura di Demonte -52%, Stura di Lanzo -34%, Toce -46%. Una timida ripresa viene rilevata solo per il Pesio e per il Tanaro, la cui portata resta comunque inferiore al 2022 ed inferiore del 77,5% alla media.

In Lombardia, il manto nevoso, pur superiore a quello dello scorso anno, attorno al 59% della media storica; sono pi che dimezzate le riserve idriche (-52,7% sulla media de periodo), ormai ai livelli di un anno fa. Allarmante la condizione del fiume Adda, la cui portata continua costantemente a decrescere da mesi ed attualmente (metri cubi al secondo 58) nettamente inferiore a quelle dei recenti anni pi siccitosi (2022: mc/s 74; 2017: mc/s 83); ai minimi sono anche i livelli di Serio ed Oglio (- 15 centimetri sull’anno scorso e ben 1 metro e 14 centimetri sul 2021).

Preoccupano i grandi invasi del Nord. Il lago di Garda testimone di una crisi idrica, che si aggrava di anno in anno: il livello del bacino resta al di sotto dei 45 centimetri, cio oltre mezzo metro pi basso della norma. Lo scorso anno questo livello fu toccato nella seconda met di luglio,mentre nel terribile 2017 a fine agosto. Il Lago Maggiore al 38% di riempimento; il Lario al 18,8%; il Sebino al 15% (il suo afflusso da monte registra la portata minima storica).

E’ drammatica la condizione del fiume Po che registra portate al di sotto del minimo storico e inferiori al 2022 (a Piacenza, -23,53%): nelle sezioni pi a monte lo scarto con la media di -73% (a Torino, ad esempio la portata di 15,7 metri cubi al secondo, quando normalmente in questo periodo 60,2). A Pontelagoscuro si ormai vicini al limite minimo di portata per contrastare l’avanzamento del cuneo salino.

Anche la decrescita del Tevere costante dall’Umbria fino alla foce. La portata dell’Aniene meno della met della media storica; in calo anche i fiumi Sacco e Liri. Il lago di Bracciano rimane ad un livello pi basso di 14 centimetri rispetto al 2022 e di circa 30 centimetri rispetto al 2021. Aal livello del piccolo lago di Nemi mancano 84 centimetri. Praticamente stabile il livello del Trasimeno, che per non riesce neppure ad avvicinarsi ai livelli del 2022. con un’altezza idrometrica attuale di meno 1,16 metri rispetto a 0,96 metri dello scorso febbraio.

Sono numeri che non promettono niente di buono. Settimana dopo settimana si aggrava la situazione idrica in un Paese, penalizzato dall’assenza di infrastrutture capaci di contrastare le conseguenze della crisi climatica. Accade cos che al Sud si sia costretti a rilasciare in mare quantitativi d’acqua, esuberanti le capacit degli invasi e che al Nord si capitalizzi solo una piccola parte del gi iniziato scioglimento delle nevi, denuncia Massimo Gargano, direttore generale di Anbi.

Il fenomeno riguarda anche il resto d’Europa, dalla Francia, dove si alla vigilia del razionamento idrico in alcune zone del Paese, alla Gran Bretagna, dove gi iniziato il contingentamento negli acquisti di alcuni prodotti agricoli, quali peperoni, pomodori e lattuga. Per affrontare l’emergenza siccit, il governo ha varato una nuova task force. La prima riunione, presieduta dalla premier Giorgia Meloni, in programma mercoled 1 marzo.

Iscriviti alle newsletter di L’Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di James Fontanella-Khan
L’Italia e l’Europa viste dall’America

E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.