Emiliano dà l’ultimatum al Pd e annuncia: «Non mi ricandido per il terzo mandato»

Emiliano dà l’ultimatum al Pd e annuncia: «Non mi ricandido per il terzo mandato»

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il dopo politiche Mezzogiorno, 4 ottobre 2022 – 08:44 Il governatore pugliese ha incontrato la maggioranza dando l’ultimatum per il «rilancio programmatico» dopo l’esito del voto alle Politiche di Francesco Strippoli Il presidente Michele Emiliano annuncia ufficialmente alla sua maggioranza che non si ricandida per il terzo mandato. Dopo averlo detto a più riprese — a giornali e tv — ieri sera lo ha confermato nella riunione plenaria dei consiglieri di centrosinistra e 5 Stelle. L’annuncio è accompagnato da una minaccia. Desidera il rilancio della sua amministrazione, soprattutto in riferimento a quelli che saranno gli ultimi tre anni della sua attività da presidente. Per questo chiede a tutti — ma si rivolge soprattutto al Pd e velatamente anche a Sinistra italiana — di procedere in modo coeso. Diversamente lascerebbe anzitempo l’incarico con il conseguente scioglimento anticipato dell’Assemblea regionale. Emiliano ha provato ad addomesticare una maggioranza nervosa per l’esito elettorale. E in parte ci è riuscito. Il doppio appuntamento con il gruppo dei 5 Stelle — che dopo il voto ha reclamato un «maggiore protagonismo» — e poi l’incontro con la maggioranza si è risolto in una sorta di ultimatum per un rilancio programmatico. All’incontro erano presenti tutti gli esponenti della maggioranza (compresi i due assessori esterni, Palese e Maraschio) tranne i pd Fabiano Amati e Ruggiero Mennea, che sono da tempo molto critici con la gestione Emiliano. Ma Amati si è scusato dicendo che era invitato a un convegno ad Alberobello, cui aveva promesso di non mancare. Si intuisce che la minaccia di dimissioni (e di scioglimento dell’Assemblea) serve a indurre i consiglieri a isolare le frange più critiche. Che, come detto, Emiliano vede nel Pd ma pure in Sinistra italiana. Formazione che non è presente in Consiglio, ma esprime l’assessora Maraschio. La critica pare rivolta alle obiezioni verso le scelte di Emiliano che molto frequentemente arrivano dal partito. La lettura del voto alle Politiche in PugliaL’esito elettorale aveva provocato letture controverse. L’incremento del risultato del Pd (+3% circa rispetto alle politiche del 2018) e la prestazione dei 5 Stelle (rimasti saldamente primo partito pugliese nonostante il grave arretramento) aveva consentito a Emiliano di presentarsi soddisfatto dopo le urne. La somma del centrosinistra con i 5 Stelle, aveva detto, sono la «maggioranza dell’elettorato pugliese». Radicalmente diversa la lettura arrivata da un’altra parte del Pd che ha giudicato negativamente l’esito elettorale e l’ha attribuito alla gestione Emiliano e al modo con cui sono state compilate le liste elettorali (di cui il governatore è considerato corresponsabile). Le proposte di legge su Arpal e fine vitaDurante la riunione di maggioranza è stato concordato che il 4 ottobre, in Consiglio regionale, non saranno esaminate le due proposte di legge in calendario, oggetto di animata discussione interna. La prima punta a modificare la governance dell’Arpal (agenzia del lavoro) e a sancire la decadenza dell’attuale direttore Massimo Cassano, fissando requisiti che il manager ed ex senatore non possiede. La seconda proposta detta disposizioni affinché le Asl attivino percorsi sanitari per il fine vita. Il gruppo del Pd, riunitosi nel primo pomeriggio, aveva concordato che entrambi i testi sarebbero andati in votazione. Emiliano ha chiesto e ottenuto una correzione di rotta. La legge sull’Arpal viene rinviata ad una successiva riunione del Consiglio: si scriverà una norma unica per riordinare gli organi di gestione di tutte le agenzie regionali (si andrà al consiglio di amministrazione con formule analoghe ovunque). Per il fine vita, tema anche eticamente controverso, Emiliano ha detto che non rientra nel programma di governo e va accantonato. La riunione con i 5 Stelle è servita a rinsaldare l’alleanza con il governatore. I pentastellati hanno chiesto attenzione sui temi dell’energia, dell’agricoltura, del welfare. Non ci sono state richieste di assessorati, almeno non esplicitamente. Ma i pentastellati vogliono certamente contare. Avranno sicuramente voce in capitolo nelle nomine che verranno: nelle società regionali e nelle agenzie. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 4 ottobre 2022 | 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-04 06:44:00, Il governatore pugliese ha incontrato la maggioranza dando l’ultimatum per il «rilancio programmatico» dopo l’esito del voto alle Politiche,

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