Energia rinnovabile, un esempio di innovazione possibile

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La scuola italiana può cogliere l’occasione di cambiare paradigma, di apportare un rivoluzionario mutamento nella didattica e negli ambienti di apprendimento grazie al Piano scuola 4.0 legato al PNRR. Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha più volte prospettato l’introduzione della figura del docente tutor e a dicembre ha firmato le Linee guida per l’orientamento scolastico. Per la prima volta, anche nella progettazione e redazione dei documenti strategici delle scuole si è posta attenzione alla transizione ecologica e culturale con RIGenerazione Scuola. Se questo fermento di idee scompagina lo status quo di istituzioni scolastiche non ancora pronte all’innovazione, qualche scuola trova conferma, inserisce in questa cornice e consolida buone prassi già esistenti.

L’ITI Marconi di Dalmine (BG) in collaborazione con Siemens ha concluso la prima fase dell’Hackathon 2023, dal titolo: Energia rinnovabile: come sarà il nostro mondo tra 20 anni? #thinkoutsidethebox #fortheplanet #marconi’sday. Il lungo progetto, rivolto alle eccellenze dell’Istituto, è iniziato il 9 gennaio. La prima fase, della durata di due settimane, si è svolta in contemporanea al periodo didattico strutturato per i recuperi degli apprendimenti per altri studenti.

Guarda il video:

All’interno di questa esperienza si possono intravedere percorsi in linea con le innovazioni citate per:

  • stimolare intelligenze diverse e strutturare per esse percorsi personalizzati per “sviluppare i talenti individuali dei ragazzi”
  • incentivare la riflessione sull’individuazione dei propri punti di forza, competenze e supportare l’orientamento verso la scelta di opportunità da vagliare al termine del percorso scolastico
  • realizzare laboratori che guardino alle professioni del futuro come previsto nell’azione NEXT GENERATION LABS
  • un focus sulla transizione ecologica
  • affiancare le eccellenze con docenti tutor

Esploriamo questa challenge lanciata a 350 studentesse e studenti degli indirizzi di Elettronica, Elettrotecnica, Automazione, Energia, Informatica, Telecomunicazioni, Chimica dei Materiali, per risolvere alcuni problemi della vita reale sviluppando idee sostenibili e visioni future sul pianeta.
Divisi in 3 HUB della scuola, agli studenti è stata lanciata la challenge #thinkoutsidethebox #fortheplanet in collaborazione con professionisti Siemens che affiancheranno gli studenti durante tutta la durata della progettazione, supportandoli nelle diverse fasi di realizzazione dei project work per lo sviluppo dell’idea e l’inizio del prototipo.

Il progetto nasce dall’ideazione da parte di un gruppo di coordinamento che ha organizzato una formazione per tutti i 52 tutor sul design thinking promosso da ITS Rizzoli e Politecnico di Milano, ha strutturato i materiali utili allo svolgimento della prima fase e redatto le griglie di osservazione e valutazione. 
Nel periodo febbraio-aprile si procederà alla valutazione della fase progettuale e alla puntuale rendicontazione ai consigli di classe degli studenti coinvolti, grazie alla figura del docente tutor appositamente formato. In occasione del Marconi’s Day, (27 maggio 2023) una maker faire racconterà le innovazioni realizzate durante l’anno.

Chiediamo alla docente referente, la professoressa Selenia Scinaldi, di illustrarci le competenze e le azioni concrete del docente tutor.

“Il referente è il cardine dell’attività, ha avuto una formazione mirata e supporterà la creatività dello studente senza influenzare le sue opinioni e le sue credenze. L’allievo sarà lasciato libero di scoprire attraverso i dati e l’analisi la soluzione progettuale più idonea rispetto il problema. L’errore è ben accetto, si lavora sull’errore e sull’insuccesso di un’idea in termini costruttivi. L’#thinkaoutsidethebox è la voglia di andare fuori dagli schemi e di pensare ai nostri ragazzi attraverso una scuola differente che sia in grado di mettere al centro il merito e l’eccellenza in funzione di un mondo futuribile e credibile”.

In che maniera il lavoro della prima fase ha una ricaduta significativa nel percorso di insegnamento-apprendimento?

“In ciascun consiglio di classe è presente un docente referente che ha il ruolo di supportare la creatività e la progettazione del team durante tutto il percorso, di osservare e valutare i ragazzi e formalizzare al cdc il livello di competenza raggiunto. Il Referente inoltre ha il ruolo di comprendere le specificità disciplinari dei colleghi e coinvolgerli da febbraio in poi nella fase di ideazione e prototizzazione dell’idea”.

Questo tipo di esperienza permette agli studenti una riflessione sull’individuazione  delle proprie competenze per supportarne l’orientamento?

“Si tratta di un progetto molto ambizioso che tocca anche le corde dei temi dell’orientamento e dell’ampliamento delle soft skills. Queste esperienze fanno crescere sia allievi che docenti. I nostri ragazzi sono maker, hanno dei sogni, delle passioni e la conoscenza tecnica, diciamo ai nostri studenti che hanno la capacità di generare benessere e sognare un mondo diverso ecco perché #fortheplanet, crediamo in questi ragazzi e forniamo loro gli strumenti per realizzare i loro progetti. Il design thinking è una metodologia utile per svolgere dei processi di meta-comprensione e di autoregolazione sia a livello di singolo che di gruppo. Il docente inoltra collabora all’idea con il team studenti e con tutti colleghi, anche di altri indirizzi, se il progetto lo richiede, questo permette di lavorare insieme ognuno con le proprie competenze e peculiarità. Per i team più meritevoli è previsto il percorso di imprenditoria organizzato con JA Italia”.

Quando la scuola sa essere sfidante coglie nel segno del senso più completo dell’idea di competenza e quando l’agito è entusiasmante, rende protagonisti gli studenti e promuove consapevolezza delle proprie potenzialità segna uno step fondamentale contro la dispersione scolastica.

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