La prima voltami vietò il palco:io rifiutai lo show

La prima voltami vietò il palco:io rifiutai lo show

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di Renato Franco

I ricordi dell’attore: Voleva mettermi in platea e io inventai una scusa per non andare. Cap subito che gli avevo detto una bugia

In un lasso di brevissimo tempo mi sono venuti a mancare il grande maestro Gigi Proietti e poi l’uomo che mi diede il patentino, il brevetto d’attore. Con il Costanzo Show mi fece conoscere alla nazione intera. Enrico Brignano uno di quelli per cui l’incontro con Maurizio Costanzo ha rappresentato un bivio. Di qua il successo, di l (se non ti invitava) ti dovevi arrangiare.

Il primo incrocio?
Catastrofico.

Ossia?
Cercavano uno spigliato, dalla battuta pronta. E io ero tra i papabili. Fecero il mio nome, allora sconosciuto, a Maurizio e mi chiesero di andare al suo Show ma seduto in platea. Questa cosa non mi piacque. Avevo la mia verit. Dicevo: faccio grandi numeri a Roma e parto dalla platea? Mi sembrava di essere sminuito… dissi alla mia agenzia: non vado, troviamo una scusa.

E lui?
Cap subito. Era un uomo della mille intuizioni e non credette a questa scusa; rimanemmo distanti per parecchio tempo. Se l’era presa, io avevo tradito le sue aspettative.

Poi l’occasione arriv…
Grazie alla sua intelligenza mi diede una seconda opportunit. Sono passati 30 anni ma mi ricordo ancora la sua chiamata: perch non sei voluto venire l’altra volta? In quel momento non tentai scuse. Dottor Costanzo mi perdoni. Ma lui mi mise subito a mio agio: vabb non ti preoccupare.

Da allora cosa accadde?
Suggellammo un patto di amicizia e mi volle sempre ad ogni sua trasmissione, radiofonica e televisiva. A volte non potevo perch non ero a Roma. E lui: te faccio veni’ a prende’ con l’elicottero.

Successe?
Con l’aereo privato. Da Riccione a Roma per andare da Maria De Filippi.

La qualit che la colpiva?
La memoria. Ricordava tutto. Era un portento, imbattibile, aneddoti, parole, frasi dette o lette.

Ha regalato interviste memorabili…
Ricordo quella a Gorbaciov. Gli chiese qual era la musica del cuore di sua moglie morta dopo 46 anni di matrimonio e lui gli rispose che era una canzone napoletana, Dicitencello vuje: gliela fece suonare al piano e gli fece inumidire gli occhi. Incredibile: fece piangere un russo! Credo che nessun altro uomo sulla Terra sarebbe stato capace di riuscirci. La nostra idea degli ex sovietici era ancora legata al russo di Rocky, quello di ghiaccio, quello senza emozioni di ti spiezzo in due. In questo non aveva rivali.

Nel privato com’era?
Il suo privato coincideva con il lavoro. Aveva una grande fila di persone che volevano interloquire con lui, un’agenda fittissima, ti dovevi mettere in coda ma sapevi che eri al cospetto di uno che se poteva farti un favore lo faceva. Una volta lo chiamai al mare, fu cos veloce a rispondere che fu lui a prendermi alla sprovvista.

25 febbraio 2023 (modifica il 25 febbraio 2023 | 22:46)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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