Epatite acuta, 9 casi in Lombardia  e due  in valutazione: i pazienti tra zero e dieci anni

Epatite acuta, 9 casi in Lombardia e due in valutazione: i pazienti tra zero e dieci anni

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di Sara Bettoni

Epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, due i casi nel Milanese. Un paziente è sotto osservazione, uno ha subito un trapianto di fegato, gli altri sono in via di miglioramento o sono già stati dimessi

Salgono a nove le segnalazioni di bambini colpiti da epatite acuta di origine sconosciuta in Lombardia. Altri due pazienti sono in valutazione. Dopo l’allarme partito dalla Gran Bretagna, che ha visto crescere nei primi mesi dell’anno i casi — prima molto rari — di questa patologia, anche l’Italia e la Regione hanno attivato il monitoraggio per verificare se è in corso un simile aumento.

L’identikit dei pazienti

Tra i nove casi lombardi, due riguardano l’Ats Milano (tra loro il bambino che è stato ricoverato al San Paolo), due quella dell’Insubria, due quella di Brescia e tre il territorio di Bergamo. Sette pazienti hanno un’età compresa tra 0 e 4 anni, uno tra 5-9 anni e uno ha più di 10 anni. Uno è stato sottoposto a trapianto di fegato (si tratta del bambino ricoverato a Bergamo), uno è in osservazione, gli altri sono già stati dimessi o sono in via di guarigione.

La rete di sorveglianza

«È in corso un’attenta sorveglianza epidemiologica — spiega Letizia Moratti vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, in consiglio regionale —. Al momento tutti gli ospedali lombardi sono in grado di eseguire gli esami di primo livello per escludere le cause più comuni di infezione al fegato (sierologia A, B, C ed E) e per le analisi più specifiche ed approfondite i laboratori stanno lavorando in rete al fine di rispondere in maniera efficace alla richiesta di sorveglianza del Ministero della Salute». Sono stati definiti tempi, tipo di esami e materiale biologico da raccogliere. Il coordinamento è affidato al laboratorio di Virologia del San Matteo di Pavia in collaborazione con il Policlinico di Milano.

I segnali d’allarme

I casi presi in esame, secondo i criteri stabiliti dalle autorità sanitarie, riguardano i bambini con meno di dieci anni con un’infezione acuta al fegato, valori di transaminasi superiori a 500, negativi ai test per l’epatite A, B, C, D ed E. Per quanto riguarda i sintomi, i campanelli d’allarme sono una grande astenia, il colorito giallo, il dolore addominale, vomito e diarrea.

Le indagini in laboratorio

Gli esperti sono alla ricerca delle cause di queste epatiti. Sotto la lente gli adenovirus, tra i principali indiziati. Ne esistono 57 genotipi. Alcuni si acquisiscono per via respiratoria, altri per via gastrointestinale. In seconda battuta, si pensa a un ruolo dei picornavirus. Si tratta di un’ipotesi più remota, ma in questa fase non viene tralasciata nessuna opzione.

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3 maggio 2022 (modifica il 3 maggio 2022 | 21:03)

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, 2022-05-03 19:04:00, Epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, due i casi nel Milanese. Un paziente è sotto osservazione, uno ha subito un trapianto di fegato, gli altri sono in via di miglioramento o sono già stati dimessi, Sara Bettoni

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