Synergy grants, Milano in prima fila nei finanziamenti europei per le ricerche più ambiziose

Synergy grants, Milano in prima fila nei finanziamenti europei per le ricerche più ambiziose

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di Gianna Fregonara e Orsola Riva

Su 37 progetti internazionali tre vedono il coinvolgimento di quattro universit milanesi: Statale, Bicocca e Politecnico insieme, e San Raffaele. Ogni team lavorer in squadra con ricercatori di altri Paesi per 6 anni e ricever un finanziamento fino a 10 milioni di euro

Sono finanziamenti destinati a ricerche talmente ambiziose da richiedere un lavoro di squadra. Non per nulla si chiamano Synergy grants, perch presuppongono il coinvolgimento di pi teste e pi laboratori che lavorano in sinergia, appunto. In quest’ultima tornata, su 37 progetti approvati dal Consiglio europeo per la ricerca, Milano se ne accaparra ben tre. Le universit coinvolte sono quattro: Bicocca, Politecnico, Statale e San Raffaele. Le prime due lavoreranno a un progetto sui metodi numerici di nuova generazione applicati alle sfide della sostenibilit insieme ai ricercatori dell’Universit di Montpellier e al Centre National de la Recherche Scientifique. L’UniMi partecipa a una ricerca sulle neuroscienze che vede il coinvolgimento di due partner parigini: l’Institut de la Vision di Parigi e l’Institute of Physics for medicine. Infine l’Universit Vita-Salute San Raffaele, insieme all’Universit Aix-Marseille e all’Universit di Wrzburg indagher il trattamento delle metastasi al fegato nei tumori del colon-retto. I primi due progetti hanno ricevuto un assegno di quasi 8 milioni di euro (7,8 milioni), il terzo la posta massima in gioco: 10 milioni. Finanziamenti record rispetto alle altre borse di ricerca europee proprio perch pensato per progetti di lungo respiro (sei anni) e di assoluta eccellenza.

Gli scienziati italiani sono da sempre in prima fila nei finanziamenti europei per la ricerca, ma spesso lavorano all’estero. Di recente per i laboratori italiani stanno diventando pi attrattivi: nell’ultima tornata di Erc starting grants assegnati a settembre l’Italia si piazzata al quarto posto dietro Germania, Francia e Olanda. Entrando pi nel dettaglio dei progetti milanesi, quello dell’UniMi si chiama NeuroSonoGene ed stato sviluppato da un team composto dalla professoressa Anna Moroni, docente di Fisiologia del Dipartimento di Bioscienze della Statale, da Serge Picaud, neurobiologo e Direttore dell’Institute de la Vision di Parigi e da Michael Tanter, fisico esperto di ultrasuoni e Direttore dell’Institute of Physics for Medicine di Parigi. Il progetto NeuroSonoGene intende sviluppare una tecnica innovativa per le neuroscienze, denominata sonogenetica, che utilizza ultrasuoni ad alta frequenza per attivare aree del cervello con una risoluzione spazio-temporale molto elevata, dell’ordine delle decine di micron e dei microsecondi. Sono contenta che l’esperienza oramai decennale del mio laboratorio nell’ingegnerizzazione di proteine canale, sia inserita in un quadro pi grande con una forte potenzialit di applicazione nei pazienti, dice Anna Moroni.

Il secondo progetto, quello che fa capo alla Bicocca e al PoliMi, si chiama Nemesis (acronimo per NEw GEneration MEthods for Numerical SImulationS) e ha come obiettivo lo sviluppo di metodi numerici di nuova generazione per le sfide sul fronte della sostenibilit. Il team di ricercatori formato da Loureno Beirao da Veiga, professore di Analisi Numerica all’Universit degli Studi di Milano-Bicocca, Paola F. Antonietti, professoressa di Analisi Numerica e Responsabile del Laboratorio di Modellistica e Calcolo Scientifico MOX del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, Daniele A. Di Pietro, professore di Analisi numerica all’Universit di Montpellier e Jrme Droniou, direttore di Ricerca al CNRS. Il progetto NEMESIS si propone di sviluppare una nuova generazione di metodi numerici servibili per applicazioni in tema di sostenibilit come la geofisica (per esempio nella mitigazione degli effetti delle attivit antropiche nel sottosuolo e nei problemi di transizione energetica) e i processi manifatturieri avanzati. Nello specifico, un metodo numerico sar in grado di simulare i rischi sismici e per l’ambiente legati alle operazioni di stoccaggio – passato e futuro – della CO2 nel sottosuolo.

Il terzo progetto si chiama TreatLivMets (acronimo per Treating Liver Metastasis) e vede la collaborazione di Valeria Fumagalli (Universit Vita-Salute San Raffaele), Eric Vivier (Aix-Marseille Universit), Florent Ginhoux (Gustave Roussy) e Georg Gasteiger (University of Wrzburg), quest’ultimo principal investigator del team. Il progetto quello di sviluppare nuove molecole, che saranno testate nei modelli sperimentali del topo e sui campioni del tessuto del paziente, per esplorare i nuovi approcci terapeutici per le metastasi al fegato del tumore del colon-retto. Sono entusiasta dell’opportunit che si presenta grazie alla vittoria dell’Erc Synergy. Insieme, con l’ausilio della scienza e unendo expertise differenti, inseguiremo il sogno di contrastare, in modo sempre pi efficace, i tumori, ha dichiarato la dottoressa Fumagalli.

Il bando Erc Synergy Grant ha ricevuto quest’anno 395 proposte tra cui ne sono state scelte 37: questi progetti vedranno il coinvolgimento di 124 ricercatori di tutto il mondo che condurranno le proprie ricerche in 95 tra centri di ricerca e universit.

26 ottobre 2023 (modifica il 26 ottobre 2023 | 17:10)

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