Leredità di Marco Pierini, langelo (segreto) di Gulliver. E così il dono raddoppia

Leredità di Marco Pierini, langelo (segreto) di Gulliver. E così il dono raddoppia

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di Laura Aldorisio

L’imprenditore pesarese, oltre a fare volontariato, aiutava con di pacchi di Natale attraverso la onlus le famiglie bisognose. Dopo la sua morte la moglie ha continuato il suo gesto

Imprenditore, datore di lavoro, padre e marito. Per molti stato anche un ambasciatore di speranza. Marco Pierini ha deciso di trascorrere la vita giorno dopo giorno, generando attorno a s un bene silenzioso. Solo ora, dopo la sua scomparsa, avvenuta a 62 anni lo scorso novembre, emergono i volti e i fatti di quell’armonia nascosta. Tutto ha avuto inizio da una necessit: il piccolo imprenditore del Pesarese aveva bisogno di svuotare la casa di alcuni mobili. In citt la onlus Gulliver ha in carico pi di mille famiglie che sostiene con aiuti alimentari, vestiari e con l’attivit di recupero dell’usato. Pierini, per, ha l’acutezza non solo di donare quel che non usa pi all’associazione, ma la vuole conoscere, ne desidera capire la natura, al punto che nei mesi a seguire non l’ha pi abbandonata.

Per Marco era troppo poco fare un’offerta in denaro, racconta la moglie Patrizia. E allora gli nasce un’idea: regalare un Natale pi gioioso a chi non se lo pu permettere. Andava al supermercato – prosegue lei – e componeva personalmente il cesto da regalare a quella famiglia o a quella persona. Decine e decine di pacchi che voleva curare uno a uno: era molto preciso, sceglieva il parmigiano, quel certo panettone, quel tale torrone e consegnava tutto alla onlus Gulliver. A una sola condizione: che il suo nome non apparisse, che il bene rimanesse anonimo. Mio padre cercava una via per esprimere l’affetto che difficilmente avrebbe potuto far emergere in un altro modo, racconta il figlio Tommaso: Anche in famiglia era cos con noi. Aveva un carattere forte, a volte quasi rude, ma la sua impronta pi nascosta era questa gratitudine, un volto dell’affetto, il pi evidente in lui. Fare del bene in modo anonimo credo sia anche dovuto a una certa timidezza che lo caratterizzava.

Un temperamento che anche nel lavoro lo rendeva diverso: Il campo della consulenza tende a cannibalizzare i rapporti, vige la regola del pi forte. Lui rifiutava questo criterio e faceva cose inaspettate, anche nei confronti dei dipendenti, fino a pagare la babysitter alle mamme che lavoravano con noi. Negli anni Pierini, anche nel ritmo lavorativo intenso, trova sempre tempo per dedicarsi all’associazione, al punto da andare spesso ad aiutare i volontari, condividendo alcuni consigli per la gestione e l’organizzazione dell’attivit. Poi la malattia, la vendita della societ e la sua voglia di vivere che non si esaurisce. Ma un giorno di novembre muore. La cattedrale di Pesaro non riesce a contenere tutte le persone che vogliono salutarlo nel giorno dei funerali. In quel momento ho pensato che solo a poco a poco avremmo scoperto tutto il bene con cui ha travolto la vita di persone a noi sconosciute, dice Patrizia.

Le settimane passano e mancano pochi giorni al Natale, il primo senza Pierini. Squilla il telefono nella sede dell’associazione Gulliver. Dall’altra parte della cornetta la voce di Patrizia, la moglie di Marco Pierini: Andrea, dobbiamo capire come preparare i cesti quest’anno. Il presidente di Gulliver, Andrea Boccanera, molto sorpreso e risponde: Non ci speravo. Non se l’aspettava, aveva dato per scontato che non ci sarebbe stato nulla da organizzare, che sarebbe rimasto il vuoto. Ma io non ho dovuto rifletterci, dice Patrizia, tanto che non gli ho detto: “ho pensato che Marco avrebbe voluto”. Per me la domanda era solamente pratica, la decisione era gi stata presa dalla nostra famiglia. Una reazione simile Boccanera la ritrova nel proprietario del supermercato, talmente sorpreso da Patrizia da regalare la stessa cifra sotto forma di prodotti. Il bene, cos, si gi raddoppiato. Mio marito non si era coinvolto per un narcisismo o per silenziare la coscienza, era una strada per condividere una speranza. Come non voler continuare? Un simile gesto aiuta anche me perch come dire all’altro che la vita, cos, pu essere meno dura.

24 gennaio 2023 (modifica il 25 gennaio 2023 | 14:33)

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