Il cardiologo Roberto Corsetti: «I protocolli da noi non prevedono neanche l’eventualità e infatti non c’è un solo atleta agonista che giochi col defibrillatore: questo deve farci riflettere». Il professor Castellacci: «Qui regole più severe, e comunque giocare in quelle condizioni sarebbe pericolosissimo»
Il cardiologo Roberto Corsetti: «I protocolli da noi non prevedono neanche l’eventualità e infatti non c’è un solo atleta agonista che giochi col defibrillatore: questo deve farci riflettere». Il professor Castellacci: «Qui regole più severe, e comunque giocare in quelle condizioni sarebbe pericolosissimo»