di Luciano Ferraro
L’Irlanda vuole introdurre avvertenze sanitarie, il governo e i produttori si mobilitano
L’assurda decisione contro il vino, come l’ha chiamata il ministro degli Esteri Antonio Tajani, viene da una delle capitali della birra. L’idea di far comparire sulle etichette delle bottiglie europee, dal Prosecco allo Champagne, dal Barolo ai rossi di Bordeaux, una scritta che metta in guardia: alcol e tumori mortali sono collegati. Un colpo per il Vigneto Italia che esporta quasi 8 miliardi di euro l’anno, ne fattura 14.
Sono anni che sul tema alcol e salute gli Stati si scontrano a Bruxelles, nordici da una parte, Paesi a vocazione vinicola dall’altra. Nel piano anticancro del 2021 erano previste, per vino e superalcolici, le etichette con l’allarme sanitario. Come quelle sui pacchetti di sigarette. Italia, Francia e Spagna, assieme ad altri Paesi, si erano opposti. A febbraio il Parlamento europeo aveva deciso di togliere i riferimenti al cancro sulle etichette, considerando che c’ differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche.
Il giro di vite
L’Irlanda aveva deciso un giro di vite sull’alcol nel 2016. A giugno ha inviato all’Unione la legge che introduce etichette con avvertenze sanitarie. Il silenzio-assenso della Ue ha scatenato il caso. La spinta a condizionare i mercati e non a tutelare la salute – ha protestato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – viene da nazioni che non producono vino e dove si abusa di superalcolici. Come l’Irlanda.
Le associazioni italiane del settore sono pronte a salire di nuovo sulle barricate, perch la scelta di Dublino potrebbe essere imitata da altri Paesi. Lollobrigida e Tajani hanno scritto al Commissario per il mercato interno, Thierry Breton, chiedendo un intervento contro le misure arbitrarie e distorsive dell’Irlanda.
Su un punto produttori e politici italiani sono compatti, e Lollobrigida lo riassume cos: Si vuole equipararlo ai superalcolici, ma il vino utilizzato in modo moderato un alimento sano. La decisione di Dublino e il via libero europeo sono sconcertanti, il concetto che una minima quantit di vino favorisce il cancro – riflette Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi -. Il piatto tipico irlandese lo stufato, se ne mangi tre chili al giorno stai male. Cos per l’alcol, non nocivo il consumo, ma l’abuso. Noi siamo per un consumo moderato e intelligente. Proprio oggi, a Napoli, Cotarella aprir un convegno di Assoenologi con 18 medici su vino, salute, alimentazione e benessere.
Quella di Dublino una mossa allarmistica che non combatte il problema dell’alcolismo, riflette Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari, che esporta 1,5 milioni di bottiglie di bollicine Trentodoc. Noi siamo molto attenti alla salubrit e al bere responsabile, ma cos si penalizza il vino, che fa parte della nostra cultura, mettendolo alla pari di sigarette e superalcolici.
Dieta mediterranea
Su alcol e salute il dibattito infinito e le ricerche (ne sono state contate 230 mila) sono discordanti. Emanuele Scafato, direttore dell’osservatorio alcol dell’Istituto superiore di sanit, sostiene che le evidenze scientifiche indicano che non possibile definire una quantit sicura di alcol rispetto ad eventuali danni alla salute. Ma la dieta mediterranea (Patrimonio Unesco dal 2010) consente un paio di bicchieri al giorno agli uomini, e uno alle donne.
Bere vino con moderazione salutare e fa vivere pi a lungo, ha spiegato al Forum mondiale delle cooperative vinicole a Faenza, un medico che firma pubblicazioni scientifiche sul tema, Attilio Giacosa, primario di Gastroenterologia a Monza. Il vino consumato durante i pasti non crea i problemi legati ai superalcolici, aggiunge Luigi Moio, presidente dell’Organizzazione mondiale della vigna e del vino.
La battaglia durer almeno altri due mesi, il tempo a disposizione dell’’Organizzaione mondiale del commercio per dare o no il via libera alle etichette con l’allarme .
12 gennaio 2023 (modifica il 12 gennaio 2023 | 21:44)
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