di Arianna Ravelli
Martina di rabbia dopo la delusione nei 100 rana. Italia subito oro nei tuffi nel team event. Nel nuoto artistico oro con Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel tecnico, argento con la squadra nell’esercizio libero e bronzo con Cerruti-Ferro
I 1500 sono la gara delle delusioni olimpiche e mondiali, dove continua a dominare quel fenomeno di Katie Ledecky. Ma in Europa non c’è nessuno che può battere Simona Quadarella. È il terzo oro di fila nei 1500, dopo i tre ori di fila negli 800 (aspettando i 400). Una gara dominata dall’inizio alla fine, nonostante una lieve flessione dopo i primi 400, che ha mostrato a tutto il Foro Italico quanto sia consistente la differenza tra Simona e tutte le altre, guidate dall’ungherese Mihalyvari che arriva staccata di 8’’ (15’54’’15 contro 16’02’’15). È bronzo Martina Caramignoli in 16’12’’39, in quella che forse, a 32 anni, è stata la sua gara di addio: «Ci sto pensando, ma è possibile». Ma la festa è tutta per la romana Simona, gli ultimi 100 metri li nuota con tutto il pubblico in piedi che non sa più come spingerla, e sul podio viene premiata da Alessia Filippi, l’idolo di quando era ragazzina e veniva qui a guardare le gare. «Sono felicissima, il tempo non è granché ma sono veramente stanca: non ho più tante forze in corpo — racconta Simona —, però la cosa più importante per me era riconfermarmi. Come negli 800, sentivo il pubblico che mi spingeva».
Argento Ceccon nei 50 dorso
Tre medaglie in tre stili diversi. Thomas Ceccon, suo signore della polivalenza, aggiunge l’argento nei 50 dorso (con record italiano) agli ori vinti nei 50 farfalla e con gli amici della staffetta 4×100 stile libero. Un tris che rende l’idea delle potenzialità di questo ragazzo di Schio che, a 23 anni, sembra avere risorse infinite, anche se c’è un po’ di rammarico per l’oro sfuggito. Ceccon tocca in 24’’40 dietro al greco Christou (24’’36). «Ho migliorato il mio tempo, però ho sbagliato completamente l’arrivo, non so se ci stava un’altra bracciata, comunque bravo lui», le prime parole uscito dall’acqua. Quinto Michele Lamberti, il figlio d’arte, in 24’’85.
Argento Carraro nei 200 rana
Un argento di rabbia quello di Martina Carraro nei 200 rana. Non è la sua gara, quella sarebbero i 100, però Martina è rimasta fuori dalle batterie perché la competizione azzurra è altissima nella rana azzurra (e ci sono solo due pass per nazione in semifinali), con Benedetta Pilato e Lisa Angiolini che poi hanno proseguito fino all’oro e all’argento. Così, dopo quella delusione, Martina si è reinventata: «Li ho messi assieme negli ultimi due giorni questi 200, perché c’ero rimasta troppo male, vedere i 100 dagli spalti è stato terribile, non mi piace stare in panchina. Ho dato tutto, mi dispiace un po’ per l’oro sfumato, ci ho creduto, eh? Ma mi sono migliorata ancora rispetto a ieri e va bene così». Martina chiude in 2’23’’64 dietro la svizzera Mamie in 2’23’’27 che aveva battuto in semifinale. Resterà un’estate da ricordare per Martina che si è sposata un mese fa con Fabio Scozzoli, ranista e capitano della squadra azzurra. Sorriso, occhi azzurri, anellino al naso nascondono il carattere di Martina, una iena in acqua: «L’agonista che è in me ha ancora un pizzico di rammarico — conferma lei —, però wow che emozione vincere qui. Io sono una tipa pragmatica: mi ero detta, “Martina non hai fatto tutto giusto nei 100 e quindi è giusto che vadano avanti le altre”. Però mi hanno fatto notare che non è sempre così matematico, a volte bisogna metterci il cuore, anche se non hai tutti i km sulle braccia: oggi ce l’ho messo tutto».
Popovici domina i 200 stile
I 200 stile vengono dominati da David Popovici con un tempo stellare (1’42’’97, migliore nell’era in tessuto, a meno di un secondo dal record di Biedermann in 1’42’’00 realizzato con i costumoni), il 17enne già del record del mondo nei 100; Marco De Tullio si ferma al quarto posto (1’46’’37)
Subito oro nei tuffi
Entrano i tuffi nel programma degli Europei in corso a Roma e l’Italia conquista subito un oro abbastanza imprevisto nel team event: Eduard Timbretti Gugiu, Sarah Jodoin di Maria, Andreas Sargent Larsen e soprattutto Chiara Pellacani, che gareggia in casa e comincia un Europeo che deve essere quello della definitiva consacrazione, partono con il botto: con 402.55 punti, battono la favorita Ucraina seconda con 328.55 e la Gran Bretagna bronzo con 384.70. Il Team Event prevede che le squadre debbano eseguire due tuffi individuali e uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi.
Nuoto artistico: oro, argento e bronzo
Il nuoto artistico si congeda dagli Europei di Roma con un argento per l’Italia nell’esercizio libero a squadre. Dietro l’imbattibile Ucraina (94.10000), ci sono le azzurre con 92.6667: Domiziana Cavanna e Linda Cerruti (18 medaglie agli Europei), Costanza Di Camillo e Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli e Marta Iacoacci, Francesca Zunino ed Enrica Piccoli (la fidanzata di Giorgio Minisini), Marta Murru finalista di Miss Italia nel 2018 e Federica Sala che ha annunciato il proprio ritiro. Terza la Francia con 90.5667. Azzurre che si sono presentate con l’esercizio «Final fight»: «Dopo questi ultimi anni che hanno messo in ginocchio il mondo intero vogliamo rappresentare la forza che tutti noi abbiamo dimostrato per rialzarci come guerrieri».
Dai Maneskin a Verdi è un attimo. Si può incendiare il Foro Italico con Beggin o con il Requiem, per Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero l’atterraggio è sempre d’oro. La doppietta alla coppia mista del nuoto artistico era riuscita a Budapest ai Mondiali, si ripete agli Europei di Roma che per loro stanno diventando una passerella, la consacrazione della popolarità che risarcisce anni passati ad allenarsi da soli (8-10 ore in vasca tutti i giorni) senza poter gareggiare: nel 2020 c’è stata la pandemia per tutti, nel 2021 si erano presi il Covid pochi giorni prima degli Europei. Significa anni senza potersi misurare con gli altri, senza che gli sforzi (massacranti) possano vedere uno scopo. Roma sta restituendo tutto. Giorgio, poi, è diventato il volto di questo sport, il simbolo di una fase nuova, quella che vede finalmente gli uomini gareggiare con tutti i titoli, senza smorfie dei puristi o domande imbarazzanti. Aspettando l’ammissione alle Olimpiadi, il prossimo passo. Il nuoto sincronizzato è infatti un mondo capovolto, e non solo per le piroette che questi atleti fanno in acqua restando in apnea: il Cio, impegnato a raggiungere la parità di presenze uomini-donne tra gli atleti, ha infatti introdotto le gare miste in tutti gli sport per aiutare il contingente femminile. E quindi è restio nel sincro a introdurre gli uomini per non sballare tutte le statistiche.
«Scontiamo anni di pregiudizi contro le donne, in realtà, negli altri sport — dice Giorgio —, ma io ci spero: magari a Parigi potremo introdurre un’esibizione delle gare miste di artistico e poi puntare a Los Angeles 2024, io ci voglio essere.Certo, mi dovrò meritare il posto, perché nel frattempo stanno crescendo giovani che mi potranno insidiare. Ed è la cosa che mi rende più felice di tutte».
Oggi Giorgia e Lucrezia si sono ripetuti nell’esercizio tecnico, dopo l’oro già vinto nel libero due giorni fa: 89.3669per loro, persino un po’ meglio del punteggio dei Mondiali. Al secondo posto gli spagnoli Pauo Ribes Culla ed Emma Garcia con 83.7548, che a Budapest erano finiti quarti con un punteggio più alto (84.4829) e bronzo per i fratelli slovacchi Josef Solymosy e Silvia Solymosyova, 17 e 19 anni, con 75.5914.
Linda Cerruti e Costanza Ferro, tra le coppie più affiatate e longeve del sincro italiano, compagne di club nella Marina Militare e nella Rari Nantes Savona, vent’anni in acqua insieme, amiche anche fuori dalla piscina, conquistano il bronzo nel duet tech e per Linda è la medaglia europea numero 21 in dieci anni.
(in aggiornamento)
15 agosto 2022 (modifica il 15 agosto 2022 | 21:58)
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, 2022-08-15 19:59:00, Martina di rabbia dopo la delusione nei 100 rana. Italia subito oro nei tuffi nel team event. Nel nuoto artistico oro con Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel tecnico, argento con la squadra nell’esercizio libero e bronzo con Cerruti-Ferro , Arianna Ravelli