L’Eurovision dei bambini che ricorda «Ti lascio una canzone»

di Aldo Grasso

Pi la societ invecchia, pi la tv affida ai bambini il compito di raffigurare un mondo perduto, quasi si trattasse di infanzia in via di estinzione

Nonostante fosse giunto alla ventesima edizione, ignoravo esistesse l’Eurovision Song Contest, edizione Junior, la kermesse canora europea riservata ai giovani cantanti sotto i 14 anni. Per la cronaca ha vinto Lissandro in rappresentanza della Francia con la canzone Oh maman! L’evento si svolto presso l’Arena Demircian di Erevan, in Armenia; in Italia lo ha trasmesso domenica pomeriggio Rai1 con la conduzione di Francesca Fialdini e Mario Acampa, con vistosa giacca rossa. Provo a dare una definizione dello show? Zecchino d’oro per l’Europa, S anremo giovanissimi, Piccoli fans crescono… Non so proprio dove aggrapparmi: la kermesse la versione mignon dell’Eurovision Song Contest di cui adesso va di moda parlarne bene, anche perch sembra che solo la musica e il calcio alimentino ancora l’idea di Europa; il resto del nostro immaginario si distrae altrove. Per quel che ho visto, Junior Eurovision Song Contest 2022 mi ha ricordato molto Ti lascio una canzone di Antonella Clerici (o il clone Io canto di Gerry Scotti).

Pi la societ invecchia, pi la tv affida ai bambini il compito di raffigurare un mondo perduto, quasi si trattasse di infanzia in via di estinzione. Ovviamente questo processo di affabulazione vario e complicato, cambia di nazione in nazione. Per esempio, a rappresentare l’Italia c’era Chanel Dilecta, originaria di Thiene, provincia di Vicenza. Ha interpretato il brano BLA BLA BLA, omaggio al vasto programma della giovane attivista Greta Thunberg, a riprova che noi andiamo sempre sull’impegnato. L’impressione che i bambini, rivolgendosi a una vasta platea, non si esercitino sul loro immaginario ma scimmiottino, specie nella postura (finalmente ho usato anch’io la parola), un universo che non appartiene loro. Un giorno, poi, mi piacerebbe scoprire cosa nasconde l’eterno sorriso di Francesca Fialdini.

di Aldo Grasso

Pi la societ invecchia, pi la tv affida ai bambini il compito di raffigurare un mondo perduto, quasi si trattasse di infanzia in via di estinzione

Nonostante fosse giunto alla ventesima edizione, ignoravo esistesse l’Eurovision Song Contest, edizione Junior, la kermesse canora europea riservata ai giovani cantanti sotto i 14 anni. Per la cronaca ha vinto Lissandro in rappresentanza della Francia con la canzone Oh maman! L’evento si svolto presso l’Arena Demircian di Erevan, in Armenia; in Italia lo ha trasmesso domenica pomeriggio Rai1 con la conduzione di Francesca Fialdini e Mario Acampa, con vistosa giacca rossa. Provo a dare una definizione dello show? Zecchino d’oro per l’Europa, S anremo giovanissimi, Piccoli fans crescono… Non so proprio dove aggrapparmi: la kermesse la versione mignon dell’Eurovision Song Contest di cui adesso va di moda parlarne bene, anche perch sembra che solo la musica e il calcio alimentino ancora l’idea di Europa; il resto del nostro immaginario si distrae altrove. Per quel che ho visto, Junior Eurovision Song Contest 2022 mi ha ricordato molto Ti lascio una canzone di Antonella Clerici (o il clone Io canto di Gerry Scotti).

Pi la societ invecchia, pi la tv affida ai bambini il compito di raffigurare un mondo perduto, quasi si trattasse di infanzia in via di estinzione. Ovviamente questo processo di affabulazione vario e complicato, cambia di nazione in nazione. Per esempio, a rappresentare l’Italia c’era Chanel Dilecta, originaria di Thiene, provincia di Vicenza. Ha interpretato il brano BLA BLA BLA, omaggio al vasto programma della giovane attivista Greta Thunberg, a riprova che noi andiamo sempre sull’impegnato. L’impressione che i bambini, rivolgendosi a una vasta platea, non si esercitino sul loro immaginario ma scimmiottino, specie nella postura (finalmente ho usato anch’io la parola), un universo che non appartiene loro. Un giorno, poi, mi piacerebbe scoprire cosa nasconde l’eterno sorriso di Francesca Fialdini.