Eva Kaili ha rivisto la figlia dopo quasi un mese di carcere. Metsola prepara la stretta sulle lobby

Eva Kaili ha rivisto la figlia dopo quasi un mese di carcere. Metsola prepara la stretta sulle lobby

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di Giuseppe Guastella, inviato a BruxellesNon la vedeva da circa un mese. Ad accompagnare la minorenne il nonno Alexandros. L’avvocato dell’europarlamentare: hanno giocato in una stanza che non pareva una cella DAL NOSTRO INVIATOBRUXELLES — Il piccolo piumino rosa che barcolla incerto, come lo sono i bambini di meno di due anni che si lanciano incoscienti anche se non hanno ancora imparato bene a camminare, una macchia allegra di colore nel grigio del cielo che grava su Haren e del carcere omonimo dove per la prima volta la bambina trepidante che lo indossa ha potuto riabbracciare la mamma Eva Kaili, arrestata nell’inchiesta sulle presunte ingerenze ordite a suon di mazzette da Qatar e Marocco all’ombra della ong Fight impunitydi Antonio Panzeri. Eppure l dentro mamma e figlia hanno giocato insieme felici. Non decisamente bello vedere una bambina cos piccola che il giorno della Befana entra in un carcere mentre il nonno Alexandros, con il capo coperto dal cappuccio del giaccone e il viso nascosto dietro una mascherina, e il tassista che li ha accompagnati la conducono tenendola per le manine. Ma questo il massimo concesso. Ed comunque tanto per Kaili che, come ha detto dalla Grecia il suo legale, l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos, aveva il cuore sanguinante per non poter abbracciare la figlia almeno a Natale. L’incontro alla fine c’ stato dopo i no giustificati dalla carenza di personale in carcere nel periodo natalizio, ma che l’avvocato sospetta avessero anche lo scopo di fare pressioni sulla ex giornalista televisiva greca affinch ammettesse responsabilit che non ha, lei non ha nulla da confessare perch estranea ad ogni accusa. Ad attendere alle 16.30 circa la piccola all’ingresso del carcere c’era una agente che le si avvicinata amorevolmente. Il permesso concedeva a madre e figlia tre ore per stare insieme. Come andato questo primo incontro lo racconta l’avvocato Dimitrakopoulos che ha potuto parlare direttamente con la eurodeputata del Pasok al telefono. La signora Kaili felicissima di aver potuto vedere la figlia dopo un mese, premette. Per attutire, se non proprio evitare il trauma dell’impatto con la struttura, la direzione ha messo a disposizione una stanza dedicata. Era una sistemazione molto buona perch non dava assolutamente l’idea di essere una cella, spiega il legale. L’incontro durato all’incirca due ore e venti minuti, durante i quali la signora e la sua bambina hanno fatto alcuni giochi insieme. Tre ore dopo, nipote e nonno sono riemersi dal portone del carcere e sono risaliti sull’auto con la quale erano arrivati. Dall’arresto della donna il nonno Alexandros che si occupa della bambina. Anche lui era stato arrestato poco prima della figlia quando la polizia lo blocc per strada mentre trascinava un trolley con dentro 600 mila euro in contanti. La valigia l’aveva prelevata poco prima nella bella casa di Bruxelles che la figlia divide con il compagno Francesco Giorgi. La ex giornalista tv greca ha sempre negato di sapere da dove provenisse il denaro ma anche che le banconote fossero a casa sua. Sono state proprio quelle, o forse l’ordine di portarle via dato al padre, ad essere stati considerati dal giudice un reato in flagranza, la sola condizione che pu far cadere l’immunit parlamentare che protegge i deputati europei e far scattare l’arresto. Nelle stesse ore in cui venivano arrestati Antonio Panzeri e il compagno di Kaili Giorgi che sono considerati dall’accusa i perni principali dell’azione di Qatar e Marocco all’ombra della Fight impunity fondata da Panzeri. Una ong protagonista di un lobbismo spinto fino all’eccesso della corruzione. Per circoscrivere il campo d’azione delle lobby in Parlamento, gioved la presidente Roberta Metsola presenter una bozza di riforma specifica. 6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 23:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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