di Luca Bergamin
Dal 2017 la Riserva Naturale Sasso Fratino, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è patrimonio Unesco. Conserva uno dei pochi lembi di foresta ancora intatti presenti nella nostra penisola con piante di 500 anni
Non vi è dubbio che sia Fabio Clauser, classe 1919, il decano dei forestali italiani, nonché la figura tuttora di riferimento nella tutela e valorizzazione del nostro patrimonio boschivo. I suoi 103 anni supportati ancora da una mente assai lucida, fanno dell’ideatore e realizzatore, nel 1959, della Riserva Integrale di Sasso Fratino, oggi Patrimonio dell’Umanità grazie anche ai suoi faggi vetusti, un ispiratore universale per i giovani e una miniera di consigli per gli adulti. Dagli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale in poi, Clauser si è battuto affinché gli italiani acquisissero una piena consapevolezza dell’immenso patrimonio di cui siamo tutti beneficiari e responsabili. Prima è stato direttore del Parco dello Stelvio, poi dirigente del Ministero agricoltura e foreste sino appunto ad amministrare le Foreste Casentinesi dal 1955 al 1973.
Sasso Fratino e i facci secolari
Il suo innamoramento per Sasso Fratino e la foresta dei faggi longevi scattò irruente e improvviso. «Quel bosco offriva un paesaggio eccezionale da salvaguardare per l’esistenza di tanti fusti antichi e – racconta – di molte specie diverse, alberi di dimensioni inconsuete nei boschi appenninici. Piante in parte piene di vita, ancora di giovane apparenza, malgrado la loro esistenza plurisecolare, in parte disfatte da un lungo processo di riciclaggio del legno in humus, in parte piantine giovanissime, segno di una rinnovazione lenta, ma sicura del bosco. Uno spettacolo unico di suggestiva bellezza». Fu grazie al suo impegno totale per questa causa, che la direzione nazionale dell’Azienda Demaniale di Roma decise di impedire il taglio di questa porzione di bosco secolare.
La Riserva naturale integrale è Patrimonio dell’umanità
E successivamente fu istituita la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino, la prima in Italia. Se da cinque anni Sasso Fratino rientra nel Patrimonio Naturale dell’Umanità, il merito è anche soprattutto del lavoro compiuto da Fabio Clauser. Ora, visitando il Parco delle Foreste Casentinesi, si possono compiere numerosi trekking e avventure esperienziali in questo vasto territorio in Toscana ed Emilia Romagna. A cominciare dal pianoro della Lama dove il foliage ormai è in arrivo, poi alla Verna, nei luoghi cari a San Francesco in cui le chiome fitte degli alberi stanno cambiando colore. Sono organizzate dalle guide escursioni al crepuscolo, cammini sotto le stelle, persino momenti in cui praticare insieme lo yoga, mantenendo sempre fede al credo di Fabio Clauser, l’uomo secolare come i suoi cari, amati faggi.
24 settembre 2022 (modifica il 24 settembre 2022 | 18:20)
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, 2022-09-25 05:05:00, Dal 2017 la Riserva Naturale Sasso Fratino, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è patrimonio Unesco. Conserva uno dei pochi lembi di foresta ancora intatti presenti nella nostra penisola con piante di 500 anni, Luca Bergamin