Durante un’intervista con Roberto Pavanello de La Stampa, il professore Schettini, autore del libro “La fisica che ci piace” ed influencer, ha espresso la sua opinione sul sistema scolastico e sul ruolo dei colleghi nella trasformazione dell’approccio educativo. Il docente ha sottolineato che il 99% dei suoi colleghi ha notato un cambiamento in lui e ha tratto ispirazione da loro. Ha enfatizzato la necessità di un cambiamento nella scuola stessa, affinché i docenti possano insegnare e comunicare la materia in modo diverso. Inoltre, ha auspicato che gli insegnanti siano liberi di adottare approcci formativi innovativi.
Il docente ha espresso il desiderio di poter partecipare a corsi di formazione sull’energia interna. Ha sottolineato che i docenti spesso si sentono intrappolati dalle procedure burocratiche, riunioni inutili e questo finisce per influire sul loro stato d’animo, rendendoli tristi sia internamente che esternamente. Pertanto, ha suggerito che i docenti dovrebbero avere l’opportunità di partecipare a corsi di teatro, canto e recitazione per liberare quella energia repressa. Ha anche sostenuto che il team building dovrebbe essere incoraggiato all’interno delle scuole. Secondo il docente, questo tipo di approccio avrebbe un impatto positivo sugli studenti, poiché lo vedrebbero come una figura felice e appassionata.
Il professore pugliese, noto per il suo stile giocoso e originale, ha sottolineato che il cambiamento non riguarda solo gli studenti, ma anche gli insegnanti stessi. Ha sostenuto che se i docenti fossero in grado di esprimere appieno la propria creatività e passione attraverso corsi formativi diversi, potrebbero creare un ambiente scolastico più stimolante e coinvolgente. Secondo il docente, ciò avrebbe un impatto significativo sulla percezione dei ragazzi nei suoi confronti, poiché lo vedrebbero come un insegnante felice e appassionato.
L’intervista ha suscitato riflessioni sulla necessità di riformare l’intero sistema scolastico, concentrandosi non solo sulle metodologie di insegnamento, ma anche sul benessere degli insegnanti. Il docente ha sottolineato che i corsi di formazione non dovrebbero limitarsi solo agli aspetti accademici, ma dovrebbero includere anche discipline artistiche e creative. Questo tipo di approccio permetterebbe ai docenti di sviluppare le loro abilità comunicative, di esprimere la propria personalità e di instaurare un rapporto più autentico con gli studenti.
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