di Franco StefanoniIn una conversazione con il generale Federici, attribuite al sottosegretario parole su un progetto sportivo per gli studenti. Il sarcasmo, i timori e l’indignazione delle opposizioni. La presa di distanza di Salvini Insegnare a sparare nelle scuole. Giovanbattista Fazzolari, esponente di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, in una conversazione con il generale Franco Federici, consigliere militare della premier Giorgia Meloni, avrebbe espresso l’auspicio di far sperimentare il tiro a segno agli studenti, allo scopo di allargare lo spettro delle discipline sportive nelle scuole. un’attivit che io penso meriti la stessa dignit degli altri sport, le parole attribuite a Fazzolari, c’ tutta una rete di associazioni che si pu coinvolgere e mettere in contatto con il mondo delle scuole. Ci sono ragazzi molto appassionati e bravi che lo fanno nel tempo libero. La smentita Le parole del sottosegretario, segnalate da La Stampa, sono state smentite dall’interessato, deciso alla querela: Quanto riportato ridicolo e infondato. Secondo la versione di Fazzolari, il discorso con Federici avrebbe invece riguardato la necessit di fornire maggiori risorse per l’addestramento delle forze armate e delle forze di polizia, prevedendo inoltre un canale privilegiato di assunzione per gli atleti di discipline sportive come paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. A questo, il direttore del quotidiano, Massimo Giannini, ha replicato: Confermiamo parola per parola, inattaccabile e di fonte sicura al cento per cento. Viceversa, la illogicit della “smentita” del sottosegretario nelle cose: cita le forze armate, che si esercitano da sempre nei poligoni, e poi l’alpinismo e il paracadutismo, che con carabine e pistole non c’entrano nulla. Quella che c’entra, con ogni evidenza, invece la nota e antica passione di Fazzolari per le armi. Le reazioniQuanto attribuito a Fazzolari ha comunque fatto scoppiare una bufera politica, con crepe anche nel centrodestra. Mentre FdI si mostrato compatto nel difendere il sottosegretario, evocando le fake news, il leader leghista e vicepremier Matteo Salvini ha preferito puntualizzare: Non mi sembra un’idea illuminata. Con tutto l’amore e il sostegno al tiro sportivo, ai poligoni e per chi ha passione, lascerei perdere l’educazione al tiro, porterei nelle scuole l’educazione stradale. Quanto al centrosinistra, prima si scelto il sarcasmo, con il pd Giuseppe Provenzano, vicecapogruppo alla Camera: A quando le adunate del sabato? Avete scambiato il governo del Paese per un’assemblea del Fronte universitario d’azione nazionale? Volete trasformare l’Italia nell’incubo trumpiano di disuguaglianze. Per passare ai toni preoccupati di Nicola Fratoianni segretario di Sinistra italiana: Idea singolare e allucinante. E a quelli indignati di Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde: inaccettabile proporre di insegnarne l’uso ai giovani: a scuola si studia e non si spara. Dal Terzo polo, invece, Matteo Renzi bacchetta: Il governo ha cancellato la 18 app ma a scuola vuole insegnare a sparare. Meno libri, pi pistole?. 7 febbraio 2023 (modifica il 7 febbraio 2023 | 14:23) © RIPRODUZIONE RISERVATA