politica monetaria
di Marco Sabella 14 dic 2022
Il presidente della Fed Jerome Powell
Tutto si svolto secondo le previsioni della vigilia. Dopo ben 4 rialzi consecutivi del costo del denaro di entit pari allo 0,75%, ieri la Fed ha moderato il tono della sua politica monetaria restrittiva decidendo per un aumento dei tassi dello 0,50%. A questo punto la fascia obiettivo dei tassi per i Fed Funds passa al 4,25%-4,5% dal precedente 3,75%-4%. Queste le decisioni al termine dell’ultimo incontro del Fomc, il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Fed, che si tenuto nella giornata di ieri. La decisione arriva dopo che a novembre il tasso di inflazione ha registrato un sensibile rallentamento, con una crescita dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 7,1% su base annua, in sensibile ribasso rispetto al +7,7% del mese di ottobre. Un segnale evidente che la politica monetaria restrittiva sta cominciando a dare i suoi frutti sul fronte della lotta all’inflazione.
L’aumento del costo del denaro frena tuttavia la crescita economica e ieri la banca centrale americana ha aggiornato al ribasso le stime sull’andamento del Pil degli Stati Uniti, che dovrebbe fermarsi ad un +0,5% nel 2023 (in netto calo rispetto al +1,2% previsto a settembre) mentre il ritocco per il 2024 solo marginale (+1,6% contro +1,7%). Confermato invece il +1,8% per il 2025.
Quanto al percorso dei tassi, il picco atteso nel 2023 al 5,1%, in pratica con un rialzo di 100 punti rispetto ai livelli attuali. Seguir un calo che dovrebbe riportarli nel 2025 al 2,9% (ovvero con pi di 200 punti di tagli). Siamo fortemente impegnati a riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%, ha dichiarato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, aggiungendo che non siamo ancora ad una linea sufficientemente restrittiva ed per questo che alzare ancora i tassi sar appropriato. Ora la questione pi importante non pi la velocit con cui si alzano i tassi m a la durata per la quale verranno mantenuti a livello restrittivo.
Ovviamente queste parole non sono piaciute a Wall Street che gira in negativo temendo che la stretta monetaria durer pi del previsto. Il Dow Jones a un’ora dalla chiusura perde lo 0,3% e il Nasdaq in calo dello 0,5%.
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, 2022-12-14 20:32:00, La stretta monetaria continuerà fino al raggiungimento di una soglia del 5% Primi segnali di rallentamento dell’inflazione (7,1% a novembre). La crescita del Pil nel 2023 si fermerà ad un +0,5% (dal +1,2% previsto a settembre) , Marco Sabella