Fed, Powell: Linflazione non molla la presa, i tassi saliranno più del previsto

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Politica monetaria

Fed (Powell): Tassi di interesse pi alti di quanto previsto in precedenza

di Marco Sabella

Fed (Powell): «Tassi di interesse più alti di quanto previsto in precedenza» Il presidente della Fed Jerome Powell

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha usato toni inaspettatamente duri nel suo discorso di oggi 7 marzo alla Commissione Economica Congiunta del Congresso degli Stati Uniti. Toni che mettono in forse l’ipotesi di un punto di arrivo del rialzo dei tassi Usa poco al di sopra dei 5%, come ipotizzato da molti analisti, rispetto all’attuale livello del 4,75% per i Fed Funds, deciso nell’ultima riunione del Fomc, il braccio operativo della Fed, il 1 febbraio scorso. Sebbene l’inflazione si sia attenuata negli ultimi mesi, il processo per riportare l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare ed probabile che sia accidentato. Come ho accennato, gli ultimi dati economici sono stati pi forti del previsto, il che suggerisce che il livello finale dei tassi di interesse sar probabilmente pi alto di quanto previsto in precedenza. Se la totalit dei dati dovesse indicare che un inasprimento pi rapido giustificato, saremmo pronti ad aumentare il ritmo degli aumenti dei tassi. Il ripristino della stabilit dei prezzi richieder probabilmente il mantenimento di un orientamento restrittivo della politica monetaria per un po’ di tempo Cos Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, intervenuto al Congresso a Washington davanti alla Commissione Economica Congiunta.

Tempi lunghi

Se la totalit dei dati dovesse indicare che giustificata una stretta pi rapida, saremmo pronti ad aumentare il ritmo dei rialzi dei tassi, ha precisato il presidente della Federal Reserve. Con un’inflazione ben al di sopra del nostro obiettivo di lungo periodo del 2% e con un mercato del lavoro che rimane estremamente forte – ha spiegato Powell – il Fomc ha continuato a inasprire l’orientamento della politica monetaria, aumentando i tassi di interesse di 4-1/2 punti percentuali nell’ultimo anno. Continuiamo a ritenere che i continui aumenti dell’intervallo obiettivo del tasso sui fondi federali saranno appropriati per raggiungere un orientamento di politica monetaria sufficientemente restrittivo da riportare l’inflazione al 2% nel tempo. Inoltre, stiamo proseguendo il processo di riduzione significativa delle dimensioni del nostro bilancio. Stiamo vedendo gli effetti delle nostre azioni politiche sulla domanda nei settori economici pi sensibili agli interessi, ha aggiunto. Tuttavia, ha osservato il numero uno della Fed, ci vorr del tempo prima che gli effetti della restrizione monetaria si manifestino appieno, soprattutto sull’inflazione.

Il picco dei tassi Usa? Forse al 5,75%

Al momento non si pu escludere che la Federal Reserve possa decidere di alzare i tassi di 50 punti base nella riunione del FOMC del 21/22 marzo in caso di un mercato del lavoro ancora molto forte (come dimostrato nel report di gennaio) e con pressioni inflazionistiche crescenti. Il nostro scenario base rimane ancora invariato su quattro rialzi consecutivi dei tassi d’interesse da parte della FED di 25 punti base nelle prossime riunioni di marzo, maggio, giugno e luglio, portando il costo del denaro negli Stati Uniti a un terminal rate di 5,50%-5,75%, ha commentato Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

Si rafforza il dollaro, cedono le Borse

Gi in ribasso nelle ore precedenti, l’euro perde ulteriormente quota dopo le parole da falco di Jerome Powell. Il presidente della Federal Reserve, parlando alla Commissione bancaria del Senato, ha anticipato una politica monetaria potenzialmente ancora piu’ aggressiva, se le condizioni economiche lo permetteranno. Cosi’ la moneta unica e’ scivolata fin sotto la soglia di 1,06 dollari, a un minimo di 1,0593, per poi assestarsi a 1,061 dollari (da 1,066 dollari e 1,0679 ieri in chiusura). Il falco Jerome Powell, anticipando una politica monetaria potenzialmente piu’ aggressiva del previsto, ha gelato le Borse europee, che hanno virato in calo dopo le sue parole e hanno chiuso sui minimi di seduta (Milano -0,67%, Parigi -0,46%, Francoforte -0,61%, Londra -0,13%, Madrid -1%, Amsterdam -1,09%). Negli Usa il Dow Jones gi dell’1,19% e il Nasdaq di circa il -0,7%

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07 mar 2023

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, https://www.corriere.it/economia/finanza/23_marzo_07/fed-powell-tassi-interesse-piu-alti-quanto-previsto-precedenza-9098cdb0-bd01-11ed-b743-21e74a13bd9b.shtml, Economia,

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