di Aldo Grasso
Fin dallo scoppio della guerra, contando sul suo prestigio personale e sulle proprie amicizie, si adoperata per aiutare familiari, amici, ebrei (tra cui il suo docente universitario Paolo D’Ancona) e perseguitati di ogni tipo a espatriare
Tutte le mattine percorro in bicicletta, come si dice a Milano, la via Fernanda Wittgens e, colpevolmente, non mi sono mai chiesto chi fosse. Che negligenza! Bisogna sempre interessarsi ai nomi delle vie, specie quelle che circondano le nostre abitazioni, sono come numi tutelari. Dopo aver visto la fiction di Maurizio Zaccaro su Rai1 dedicata a Fernanda e interpretata da Matilde Gioli, mi pento di non aver conosciuto a tempo debito questa straordinaria figura (Milano, 1903-1957). Prima direttrice della Pinacoteca di Brera, Fernanda Wittgens viene ricordata per aver messo in salvo le opere di Brera, del Museo Poldi Pezzoli e della Quadreria dell’Ospedale Maggiore dai bombardamenti e dalle razzie naziste. Inoltre, fin dallo scoppio della guerra, contando sul suo prestigio personale e sulle proprie amicizie, si adoperata per aiutare familiari, amici, ebrei (tra cui il suo docente universitario Paolo D’Ancona) e perseguitati di ogni tipo a espatriare.
Dal 2014 una Giusta tra le Nazioni. Per qui si deve parlare di tv e il biopic su Fernanda Wittgens risultato piuttosto scolastico, utile per conoscere la cultura, il coraggio, l’impegno civile della direttrice di Brera, ma privo di una corrispettiva attenzione alla scrittura. Secondo le regole dell’agiografia, tutto spiegato e rispiegato come se ci si rivolgesse un pubblico che non ha confidenza con il mondo finzionale. Non c’ profondit, non c’ una sceneggiatura che sia in grado di restituirci le emozioni pi recondite della protagonista o l’atmosfera dell’epoca: non basta colorare un discorso in bianco e nero di Mussolini o guidare un camion d’epoca. Gioli recita soprattutto con gli occhi che, per quanto belli, non riescono a sostenere tutta la parte, interpretata (immagino su indicazione della regia) in tono dimesso, ma cos dimesso da sembrare dismesso. Ora sappiamo chi Fernanda, per meritava di pi.
1 febbraio 2023 (modifica il 1 febbraio 2023 | 19:10)
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