di Michela Proietti
Leonardo Ferragamo, presidente di Lungarno Collection, ha consegnato al sindaco di Milano Beppe Sala le chiavi del nuovo hotel Portrait Milano. Il restauro di Michele De Lucchi e gli interni firmati dall’architetto Michele Bnan. Il filo rosso della milanesit
C os’ la milanesit? Cercando di rispondere a questa domanda non semplice, Leonardo Ferragamo, presidente della Lungarno Collection partito da un luogo,l’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia edificato nel Cinquecento su commissione di San Carlo Borromeo. Circa nove anni fa l’intuizione: riaprire e far vivere alla citt un monumento storico. nato cos Portrait Milano, il nuovo hotel di lusso con doppio ingresso, uno da Corso Venezia 11 e l’altro da Via Sant’Andrea: stato lo stesso Ferragamo a consegnare simbolicamente le chiavi al Sindaco Giuseppe Sala, che ha parlato di rigenerazione di luoghi della citt, destinati a diventare poli di commercio, aggregazione e cultura.
Ed erano proprio queste le intenzioni di Leonardo Ferragamo quando ha deciso di creare il personale ritratto di Milano, proseguendo sul filone degli altri Portrait di Roma e Firenze. Ogni albergo stato pensato come un ritratto della citt che lo ospita – dice-: se a Firenze abbiamo portato dentro il mondo delle botteghe storiche e a Roma la Dolce Vita, a Milano abbiamo indagato il mondo del design e della estetica milanese.
Il progetto di rinnovamento conservativo stato affidato all’architetto Michele De Lucchi e al suo studio AMDL CIRCLE, che hanno portato avanti il dialogo con le istituzioni, mentre l’interior design porta la firma dell’architetto Michele Bnan che ha curato tutte le propriet Lungarno Collection. Le parole chiave che hanno ispirato il mio lavoro sono continuit, coerenza e armonia, spiega Bnan, regista di quello che lui stesso definisce un film ispirato alla eleganza milanese,con richiami alle dimore meneghine ma con dettagli contemporanei ispirati all’artigianalit toscana, come le maniglie in cuoio e le boiserie in rattan, in un tributo ai luoghi storici della famiglia Ferragamo. Della sceneggiatura di questo film fanno parte la Piazza del Quadrilatero di 2800 mq, che si apre subito dopo il portale barocco di Francesco Maria Richini e in cui si affacciano non solo le 73 camere e suite, ma anche la ristorazione, lo spazio benessere (appaltato a Longevity Suite) e lo shopping. Un nuovo spazio di 750 mq sotto il colonnato della piazza stato curato da Antonia Giacinti e Mauro Purificato, nomi simbolo della moda pi di ricerca: la ricerca anche il filo conduttore di SO-LE STUDIO, progetto di Maria Sole Ferragamo che crea gioielli con materiali abbandonati.
Nella citt culla degli chef stellati non poteva non stupire la ristorazione, ispirata alla milanesit e, nel contempo, alla internazionalit: c’ attesa e curiosit per l’apertura del Beefbar, insegna gi presente a Montecarlo e a Porto Cervo, che asseconda il pubblico pi modaiolo prevista per gennaio 2023, oltre che per quella del ristorante gastronomico che inaugurer a febbraio sotto la regia dello chef Alberto Quadrio. Nel frattempo ci si mette a tavola nel casual dining 10_11 (Ten Eleven), con piatti tratti dalla tradizione lombarda. Milano ispira tutto il progetto del Portrait, soprattutto in questa fase cittadina di dinamismo e accelerazione – spiega Leonardo Ferragamo, che parla di un Rinascimento milanese, anche nel campo della hotellerie. Trent’anni fa c’era pochi alberghi all’altezza della citt: oggi l’offerta ampia e di qualit.
L’intento di Portrait Milano quello di essere una sorpresa continua per il visitatore, che dovr, pur soggiornando nel cuore del Quadrilatero, sentirsi all’interno di un’oasi protetta, prosegue Ferragamo, alludendo anche a un certo stile di vita milanese, in cui la riservatezza un valore. Ma a segnare il passo saranno soprattutto le persone. Fanno la differenza tra un hotel dal lusso algido e un altro dal sapore pi intimo, spiega il presidente di Lungarno Collection, che parla di orgoglio di appartenenza a Milano. Qui la gente accomunata da un forte senso di partecipazione a una citt in ascesa. E in una Milano sempre meno grigia e pi verde, il tema ecologico percorre il nuovo Portrait: la scenografia invernale di 425 abeti ideata dai floricoltori di Verde Idea andr, subito dopo Natale, a ripopolare le aree danneggiate dai recenti eventi climatici.
17 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 09:56)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-12-17 10:25:00, Leonardo Ferragamo, presidente di Lungarno Collection, ha consegnato al sindaco di Milano Beppe Sala le chiavi del nuovo hotel Portrait Milano. Il restauro di Michele De Lucchi e gli interni firmati dall’architetto Michele Bönan. Il filo rosso della milanesità, Michela Proietti