Ferragni frena: «Il mio era uno sfogo, orgogliosa di Sala»

Ferragni frena: «Il mio era uno sfogo, orgogliosa di Sala»

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di Maurizio Giannattasio

L’imprenditrice digitale e influencer fa marcia indietro sulla sicurezza a Milano e dice: «No a strumentalizzazioni politiche». Su Instagram aveva scritto: «Sono angosciata dalla violenza in città»

«Il mio era uno sfogo da privilegiata». Ancora. «Sono orgogliosa che Beppe Sala confermi di essere ancora di più al lavoro sul tema della sicurezza a Milano». Di più: «La sua attenta e pronta risposta (di Sala, ndr) rafforza la fiducia che ho nelle istituzioni».

La battuta che circola nei corridoi del Comune di Milano, è che dopo la denuncia sull’allarme sicurezza in città, a casa Ferragnez siano arrivate le prime cartelle esattoriali firmate Palazzo Marino. Altrimenti diventa difficile spiegare la marcia indietro della influencer da 27,5 milioni di follower che due giorni prima aveva picchiato duro su furti, rapine e aggressioni nel capoluogo lombardo dicendosi «amareggiata e angosciata dalla violenza a Milano» e per tutta risposta da parte del sindaco Sala tirato in ballo direttamente, aveva ricevuto un laconico «non condivido quello che dice, è un’opinione». Salvo una rassicurazione su futuri incontri con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per capire che fine hanno fatto i rinforzi promessi mesi fa e l’impegno generico di lavorare sul tema. In compenso, il post aveva riacceso le polemiche sulla sicurezza da parte del centrodestra. Chi ne ha approfittato immediatamente è stato il leader della Lega, Matteo Salvini che è partito lancia in resta all’attacco di Sala seguito a ruota da esponenti di FdI e Forza Italia: «Ci voleva una storia Instagram per far svegliare Sala e Lamorgese sul problema insicurezza a Milano e nelle città italiane» ha scritto Salvini sui social.

Ieri, la nuova storia. Di tut’altro tenore. «Il mio sfogo — ha chiarito Chiara Ferragni — è stato quello di una cittadina privilegiata che vuole dare voce a un sentiment ormai diffuso a Milano e figlio di diverse esperienze personali». Segue il passaggio più politico: «Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono. Credo in una collaborazione costruttiva e concreta perché anche se si hanno opinioni diverse, poi ci accorgiamo di avere a cuore sempre il bene comune». Un passo indietro che riporta la lancetta dei rapporti tra i Ferragnez e Sala a un anno e mezzo fa quando la coppia venne insignita dell’Ambrogino d’oro, la massima onoreficenza cittadina, per il loro impegno durante la prima ondata di Covid-19 nella creazione di nuovi posti letto in terapia intensiva al San Raffaele.

Da Palazzo Marino giurano che non ci sia stata nessuna richiesta di aggiustare il tiro dopo la prima storia e tantomeno che il sindaco e Ferragni si siano sentiti per chiarire la vicenda. Chi proprio non si rassegna al nuovo corso è invece FdI che con il coordinatore cittadino Stefano Maullu invita l’influencer a visitare insieme «i quartieri disagiati della città» .

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15 luglio 2022 (modifica il 15 luglio 2022 | 21:05)

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, 2022-07-15 20:27:00, Milano, l’influencer dopo il post polemico sulla sicurezza: sono una privilegiata, strumentalizzate le mie parole, Maurizio Giannattasio

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