Dal box 1 dell’autodromo di Imola filtra il tuono di una monoposto dei tempi di Schumacher. Musica alle Finali Mondiali della Ferrari, la colonna sonora ideale per presentare l’ultimo bolide che lancia una sfida parallela alla F1 e altrettanto difficile, forse anche di più. Eccola la Ferrari 499P, già storica nel nome con l’ultima lettera che richiama ai grandi prototipi del passato, quando le vetture a ruote coperte – per popolarità e prestazioni- rivaleggiavano con la Formula 1. L’anno prossimo correrà il Mondiale di endurance Wec, a distanza di 50 anni dall’ultima partecipazione della Ferrari nella classe di vertice categoria— per sfidare colossi come Toyota e Peugeot. Debutto il 17 marzo alla 1.000 km di Sebring. Tante gare riassunte da una sola, la ventiquattro Ore di Le Mans, edizione del centenario. Il Cavallino l’ha vinta nove volte nella classe regina, la prima nel 1949 e l’ultima nel 1965. «Le gare di durata fanno parte della nostra storia – spiega Antonello Coletta, responsabile delle attività Gt-, il nuovo regolamento ci ha consentito di sviluppare ogni componente da zero. Per questo abbiamo accettato questa sfida». A Maranello sono consapevoli che vincere al primo anno sarà molto difficile, che «serve esperienza», ma ci proveranno da subito.
29 ottobre 2022 | 22:09
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, 2022-10-29 22:13:00, Il Cavallino torna dopo 50 anni nella categoria dei prototipi nelle gare di endurance: con un bolide ibrido per sfidare Toyota, Peugeot, Porsche, Cadillac, Daniele Sparisci, inviato a Imola