Fidanzati, fratelli, padri, figliQuelle famiglie divise e  finite su  opposte trincee

Fidanzati, fratelli, padri, figliQuelle famiglie divise e finite su opposte trincee

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di Marta Serafini, nostra inviata a Odessa

Maria stava per sposare Boris, che adesso combatte contro di lei. Andriy e Igor hanno la madre in comune e un fiume che li divide. Il giovane Artur: «Se mi trovassi faccia a faccia con mio papà, come potrei ucciderlo?»

«Stavamo insieme da un po’ di anni, avevo anche pensato di sposarlo, poi dal 24 febbraio abbiamo perso ogni contatto». La storia di Maria e Boris era iniziata nel 2014, quando ancora Maria viveva con la famiglia, in Crimea, a Sebastopoli. «Eravamo ragazzini. Io almeno lo ero, all’epoca avevo 16 anni, lui ne aveva 20. Poi l’anno successivo, dopo l’annessione della Crimea, la mia famiglia decise di trasferirsi qui a Zaporizhzhia, dove mia madre aveva parte dei parenti».

Il messaggio: «Mi arruolo»

Quando incontriamo Maria è luglio, ci diamo appuntamento nella cantina che lei e altri volontari usano per preparare i materiali da inviare al fronte ai militari. Felpe e pile per l’inverno, sacchi a pelo. Poi il discorso scivola sulla vita personale. Una storia spesso sentita in questi mesi, di amori, amicizie e parentele divisi dalla guerra e finiti su fronti opposti del conflitto. «Dopo che avevamo traslocato, io e Boris abbiamo continuato a sentirci. L’estate successiva sono anche andata a trovarlo a Sebastopoli. Ma poi, piano piano, abbiamo iniziato ad allontanarci — continua a raccontare Maria —. Un giorno, sarà stato il 2015, Boris mi scrisse un messaggio strano “Mi arruolo coi russi”. Io provai a chiedere spiegazioni. Ma lui gelido: “Non sono affari tuoi e non sono cose che devo discutere con te”». Maria per un po’ prova a mantenere aperto il dialogo. Ma Boris risponde a monosillabi. «Non voleva commentare il fatto che Putin avesse annesso la Crimea unilateralmente. Poi dal 24 febbraio abbiamo chiuso definitivamente. E lui mi ha bloccato su Facebook».

Su due rive

Un’altra storia è quella di Andriy, impiegato del comune di Nikopol. Lo incontriamo anche lui a luglio, quando i russi hanno iniziato a bombardare la città da Enerhodar, sull’altra sponda del Dnipro, la stessa dove ha sede la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Andriy si trova sulla soglia della porta della sua casa che è stata centrata nella notte da un missile. Lui si è salvato per miracolo, perché il suo cane ha iniziato ad abbaiare poco prima dell’impatto. «Sono doppiamente arrabbiato — racconta —. Se penso che dall’altra parte del fiume a combattere coi russi c’è mio fratello Igor…». Figli di diversi padri, Andriy e Igor hanno scelto strade opposte ormai da tre anni. Andriy è venuto a Nikopol a vivere con la madre, mentre Igor ha deciso di restare a Enerhodar dove lavora suo padre. «Ma siamo sempre stati in ottimi rapporti. Fino a febbraio. Dopo che sono arrivati i russi lui ha deciso di andare con loro. Non ho capito se è stato costretto, ma di sicuro so che non ci parliamo più e che nell’ultimo messaggio mi ha detto: “Ora siamo nemici, non mi cercare più”».

Artur e Oleg

Coppie, famiglie. E anche padri e figli che la guerra ha allontanato. È il caso di Artur, 27 anni, soldato delle forze ucraine di stanza a Donetsk, che letteralmente si trova sul lato opposto del fronte rispetto a suo padre Oleg, colonnello delle forze separatiste filo-Mosca nella stessa regione. Artur è nato a Boryspil, vicino a Kiev. Oleg proviene da Donetsk e ha prestato servizio per un decennio nell’esercito ucraino fino al 2011 quando, dopo aver divorziato dalla madre di Artur, è andato a cercare lavoro in Russia prima di passare dall’altra parte. Padre e figlio sono rimasti in contatto ma, con l’aumentare delle tensioni politiche in vista dell’invasione, è cresciuta anche la distanza. E dal 24 febbraio non hanno fatto altro che scambiarsi messaggi di insulti. Ma, intervistato dal Guardian, alla domanda su cosa farebbe se si trovasse a combattere faccia a faccia con suo padre, Artur ha risposto: «Non credo che potrei sparargli o che lui possa sparare a me. Chi potrebbe uccidere il proprio padre?».

16 ottobre 2022 (modifica il 16 ottobre 2022 | 21:48)

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, 2022-10-16 21:19:00, Maria stava per sposare Boris, che adesso combatte contro di lei ,

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