Le famiglie allargate sono una realtà molto comune in Italia e spesso ci si chiede come funziona la detrazione delle spese.
La detrazione per figli a carico non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori. Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50 per cento ciascuno. Tuttavia i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione possa essere persa, in tutto o in parte, dal genitore con il reddito inferiore e meno capienza fiscale. Qualche problema nasce quando ci si trova in seconde nozze, e il coniuge ha figli a carico. Cerchiamo quindi di esaminare la seguente domanda che ci pone un nostro lettore:
Salve a febbraio 2024 mi sposo in comune; la mia compagna ha una figlia a carico di anni 23, io nel 730 del 2024 devo dichiarare entrambe a carico o solo la mia futura Moglie, anche se la figlia percepisce un assegno di mantenimento dal padre?Grazie vorrei dei chiarimenti .
Figli del proprio coniuge, come funzionano le spese?
In caso di separazione legale effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in caso di affido condiviso al 50% ad entrambi i genitori. In caso di affido esclusivo e in mancanza di accordo, al genitore affidatario (articolo 12 comma 1, lettera c, del Tuir). Qualora questi non possa usufruire, per limiti di reddito, in tutto o in parte della detrazione, la stessa è assegnata per intero all’altro genitore. Quest’ultimo, salvo diverso accordo tra le parti, sarà tenuto a versare al genitore affidatario un importo pari alla detrazione di cui ha beneficiato. La situazione descritta nel quesito, pertanto, non consente al contribuente di fruire della detrazione per la figlia della moglie. Le detrazioni della ragazza, infatti, spettano alla madre o al padre. Per quanto riguarda il carico fiscale della giovane, se la mamma non ha redditi può essere considerata fiscalmente a carico del papà, anche se non convive con lui (visto che comunque versa un assegno di mantenimento e provvede al benessere della figlia).
Da precisare, nella spiegazione dello status di figlio a carico che quest’ultimo presuppone un rapporto di parentela con la persona che fruisce della detrazione. L’unico modo che avrebbe per fruire della stessa sarebbe quella di intraprendere un iter di adozione/affidamento della giovane (che però ha già un padre).
Tra l’altro la figlia non perderà il suo assegno di mantenimento per via del matrimonio della madre. Per perdere l’assegno il figlio deve essere economicamente indipendente.
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