Il figlio di Gabriele Muccino: Sul set offese sessiste

Il figlio di Gabriele Muccino: Sul set offese sessiste

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di Redazione Cronaca

Su Instagram il post, poi rimosso, del 22enne assistente alla regia Silvio Leonardo Muccino: Regista maleducata e arrogante. A un ragazzo stato negato il diritto di fare un tampone. Battute imbarazzanti distribuite equamente tra tutti

Parolacce, insulti grevi, offese sessiste. Tutto al limite delle molestie, tutto visto sul set. Uno sfogo su Instagram poi rimosso. quello postato da Silvio Leonardo Muccino, nato nel 2000, assistente alla regia e figlio del regista Gabriele. Che nei giorni scorsi ha scritto. Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con molti registi nella mia fin qui breve carriera, sono le parole apparse nel giorno dell’Epifania, su Instagram.

Ne ho viste svariate. E non ho mai visto un regista rivolgersi in maniera pi vergognosa, maleducata e arrogante — osserva Muccino, postando l’immagine di un tramonto — alla troupe come ho avuto modo di vedere in una recentissima esperienza di qualche giorno fa. Dagli assistenti agli operatori, dagli attori — anche i pi giovani — finanche alle comparse, la maleducazione e le battute imbarazzanti erano distribuite equamente tra tutti. Ho sentito — prosegue Silvio Leonardo — chiamare un’attrice “russa di m…” davanti a tutti, un’altra essere invitata a mettersi “le mutande di ferro” e altre frasi, del pi volgare e aggressivo livello, rivolte ad assistenti e al resto della troupe. Insomma: scene non distanti dalle denunce del #metoo.

E ancora: Per non parlare di un ragazzo a cui stato negato il diritto di fare un tampone. Non c’era nulla di ironico in tutto questo — va avanti il 22enne — va oltre ogni possibile logica, buon senso e umanit ridicolizzare, a turno, i membri della troupe in un simile delirio di onnipotenza, squallido, che deve finire.

Ed ecco la chiusa, poi per rimossa assieme all’intero post: Il Vecchio Cinema ne ha tante di storie di registi considerati dispotici e di aneddoti sul clima teso/litigioso/folle/duro legato alle manie di questo o quell’altro regista. Ma se questo spettacolo a cui si assiste, e che continua sotto traccia su produzioni in cui nessuno ha il coraggio, evidentemente, di dire cosa accade (quando prassi ormai far firmare a tutti i membri della troupe dei documenti che attestano la sicurezza e il rispetto sul lavoro) allora mi chiedo dove sia il limite.

8 gennaio 2023 (modifica il 8 gennaio 2023 | 18:01)

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