Fine vita, Marco Cappato in Svizzera per un nuovo suicidio assistito: «La mia è disobbedienza civile»

Fine vita, Marco Cappato in Svizzera per un nuovo suicidio assistito: «La mia è disobbedienza civile»

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di Redazione Cronache

Il tesoriere dell’Associazione Coscioni ha accompagnato l’82enne Romano, affetto da Parkinsonismo atipico. «Non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale». In serata l’assunzione del farmaco letale e la morte

È di nuovo in Svizzera, Marco Cappato. Un nuovo viaggio, al fianco di un uomo che ha chiesto (e ottenuto) di porre fine alla propria esistenza. Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni si trova nel Paese elvetico per dare seguito alla «richiesta di aiuto» ricevuta da un paziente affetto da Parkinsonismo atipico, chiamato Romano, 82 anni. L’uomo di origini toscane e residente a Peschiera Borromeo (nel Milanese), è spirato questa sera, venerdì 25 novembre. A dare la notizia la figlia dell’82enne, Francesca, in un video spiegando che il padre «avrebbe voluto morire in casa circondato dai suoi cari».

Si tratta di una «nuova disobbedienza civile», chiarisce Cappato, «dal momento che la persona accompagnata non era «tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale», quindi, come la 69enne veneta Elena Altamira», malata terminale di cancro morta in Svizzera la scorsa estate con suicidio assistito, «non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Dj Fabo per l’accesso al suicidio assistito in Italia».

«La scelta del fine vita è un diritto fondamentale dell’uomo — ha spiegato invece la moglie dell’uomo —. In queste ore se Romano conferma la sua decisione consapevole e responsabile sarà libero di porre fine alle sue sofferenze».

Nel nostro Paese, ricorda l’associazione Coscioni, proprio grazie alla disobbedienza civile di Cappato per l’aiuto fornito a dj Fabo (e quindi grazie alla sentenza 242 della Corte costituzionale che ha valore di legge) il suicidio assistito è possibile e legale quando la persona malata che ne fa richiesta è affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e queste condizioni siano state verificate dal Servizio sanitario nazionale.

Lo scorso agosto Cappato è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di aiuto al suicidio dopo per aver accompagnato in Svizzera la signora Elena, malata terminale di cancro, che ha deciso di andare in una clinica svizzera per morire. Era stato Cappato ad autodenunciarsi a una caserma dei carabinieri di Milano. Cinque anni prima nella stessa caserma il tesoriere dell’associazione si era presentato per il caso di dj Fabo (Fabiano Antoniani) e il suicidio assistito che ha dato il via alla discussione sul fine vita.

25 novembre 2022 (modifica il 25 novembre 2022 | 17:09)

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, 2022-11-25 16:28:00, Il tesoriere dell’Associazione Coscioni ha accompagnato l’82enne Romano, affetto da Parkinsonismo atipico. «Non era tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale». In serata l’assunzione del farmaco letale e la morte, Redazione Cronache

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