Fini, dieci anni di silenzio e ora lautoinvestitura: padre nobile di Giorgia Meloni

Fini, dieci anni di silenzio e ora lautoinvestitura: padre nobile di Giorgia Meloni

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di Fabrizio Roncone

Affid alla futura premier incarichi sempre pi prestigiosi, fino a farla diventare vice-presidente della Camera e poi ministro. Ma poi la defin bambina viziata

Questa rubrica stata pubblicata su 7 in edicola il 17 febbraio. La proponiamo online per i lettori di Corriere.it all’indomani del nuovo intervento di Gianfranco Fini nella trasmissione di Lucia Annunziata, durante la quale ha “bacchettato” il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli sul caso Cospito: Ha sbagliato, non si confonde il Parlamento con la piazza del comizio. E della premier Giorgia Meloni ha detto: Fa bene ad andare a Kiev, a maggior ragione dopo le parole di Berlusconi

Una giovane collega, l’altro giorno, mi chiede il cellulare di Gianfranco Fini. Le rispondo che ne ho uno, te lo giro, ma vecchio di almeno dieci anni, non so se sia ancora buono. dal 2013 che nessuno ha pi avuto motivo di cercare Fini: politicamente dissolto con la sconfitta elettorale della neonata Futuro e libert e la tragica vicenda legata alla vendita della casa di Montecarlo (ricordate, no? Il presunto favore al cognato, Giancarlo Tulliani, che girava in Ferrari etc etc). Insomma: dopo aver riunito e sciolto a Fiuggi il Msi, fondato An e trascinato cos gli ormai ex camerati finalmente al governo con il Cavaliere, Fini non ne aveva azzeccata pi mezza. E davvero sembrava che, per una volta, avesse prevalso la dignit, l’amor proprio: eclissarsi, sparire. Invece, no: tornano sempre. Il richiamo della foresta.

Il giorno dopo il trionfo elettorale di Giorgia Meloni si presenta davanti alla stampa estera. Poi l’apparizione in tv da Lucia Annunziata. E ancora: va a Otto e mezzo e a BellaMa , quindi compare a Napoli, in un’adunata di fedelissimi. Fini un po’ sostiene e blandisce la Meloni, un po’ la corregge, cercando di indirizzarla. Evoca in questo modo — come ha scritto Marco Follini sulla Stampal’ormai desueta figura del padre nobile. In ghingheri, con l’eloquio intatto: da sempre, il suo talento maggiore. Cordiale, pacato, di velluto. In privato, invece: una ruvidezza prossima all’arroganza, iroso, implacabile. Con la premier — che pure fece crescere affidandole incarichi sempre pi prestigiosi, fino a farla diventare vice-presidente della Camera e poi ministro — sul piano umano non c’ stato mai un rapporto grandioso. Anzi. Forse hanno prevalso i momenti di gelo e, talvolta, di ostilit.

Ora dicono che i due abbiano ricucito. Non lo so. Pu darsi. Certo non credo che la premier abbia dimenticato il commento di Fini quando seppe che lei aveva fondato Fratelli d’Italia: Bambini cresciuti, e viziati, che vogliono imitare i fratelli maggiori senza capire che le condizioni in cui si trovano sono completamente diverse. La mia collega vuole telefonare a Fini per sapere se vero che, adesso, spera di candidarsi, alle Europee, proprio per FdI. Ha pure ricominciato a passeggiare dalle parti di via della Scrofa, sede del partito. Fischiettando. A 71 anni.

20 febbraio 2023 (modifica il 20 febbraio 2023 | 17:34)

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