Francesco Grigoli del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa: «Impossibile determinarne la durata, in alcuni casi sporadici si può innescare uno evento di magnitudo rilevante»
FIRENZE Il terremoto non si ferma più e per Firenze e tutta la sua provincia, arriva un’altra notte di paura. Stavolta, alle 23.12 di giovedì, il sisma ha raggiunto magnitudo 3.7. Stesso epicentro (tre chilometri da Impruneta, 13 chilometri a Sud di Firenze, nel cuore del Chianti) identica profondità, circa 13 chilometri. Eppure la scossa sembrava non finire mai e ai più è sembrata violenta come la prima del 2 maggio.
Che cosa sta succedendo in Toscana?
Lo abbiamo chiesto a Francesco Grigoli, sismologo del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e docente di Sismologia e Geofisica Computazionale.
Che cosa sta succedendo nel Chianti professore, abbiamo di fronte un evento anomalo?
«La sismicità rilevata nel Fiorentino è uno degli esempi di sciame. A differenza delle tipiche sequenze sismiche dove un evento di magnitudo rilevante è seguito da repliche via via più piccole, negli sciami sismici questo “pattern” non è osservabile. Gli sciami sismici mancano infatti di una cosiddetta “scossa principale” e possono durare per diverse settimane per poi pian piano dissolversi. Non è un fenomeno nuovo nella zona del Chianti. Ci sono stati sciami sismici nel 2014 e nel 2015 nei quali la magnitudo dell’evento più grande fu di 4.1».
Ma si possono registrare scosse più forti durante lo sciame?
«In alcuni sporadici casi (meno del 10%), lo sciame sismico può essere seguito (o innescare) da un evento di magnitudo rilevante come, ad esempio, il caso del terremoto di Magnitudo 6.1 dell’Aquila del 2009».
Che cosa si può prevedere nel caso del terremoto fiorentino?
«Le conoscenze scientifiche che abbiamo al momento non consentono una previsione deterministica degli eventi sismici, ovvero non siamo in grado di prevedere dove, quando e con che magnitudo un terremoto avverrà».
Si può prevedere un tempo di durata per lo sciame?
«No, non possiamo prevederlo e anche in questo caso sapere se ci saranno scosse più forti. Quello che possiamo dire con certezza è che la situazione in provincia di Firenze è costantemente monitorata 24 ore su 24 dai sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia».
Quali consigli dà alla popolazione?
«La serie di comportamenti da seguire in caso di terremoto varia da caso a caso, in funzione del luogo o della situazione in cui ci si trova, della qualità delle case dove si vive. Quello che consiglio sempre ai miei studenti è quello di consultare il materiale informativo della campagna promossa dalla Protezione Civile “Io Non Rischio”. Sul sito ufficiale, www.iononrischio.it, è infatti possibile trovare le informazioni più importanti su cosa fare prima, durante e dopo un terremoto.
13 maggio 2022 (modifica il 13 maggio 2022 | 14:40)
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, 2022-05-13 11:57:00, Francesco Cigoli del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa: «Impossibile determinarne la durata, in alcuni casi sporadici si può innescare uno evento di magnitudo rilevante», Marco Gasperetti