Formare docenti per una scuola riqualificata. Lettera

Formare docenti per una scuola riqualificata. Lettera

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Inviata da Enrico Maranzana – Dal primo maggio è in ordinamento il decreto 36/22 volto a “Sviluppare nei futuri docenti le competenze … rispetto ai nuclei basilari dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti”. Competenza è la parola chiave. Non poteva essere diversamente. L’incessante evoluzione della società richiede persone capaci di interagire col nuovo: il loro comportamento intellettivo e operativo è la carta vincente.

Un orizzonte formativo che richiederebbe l’ideazione d’itinerari appropriati, percorsi che la nuova disposizione non ha progettato. Le università, cui il decreto ha delegato il compito, non hanno l’esperienza necessaria: le competenze non possono essere insegnate, si acquisiscono praticandole.

Eppure molti documenti ufficiali indicano la via che sarebbe dovuta essere seguita. Si consideri ad esempio il profilo culturale e professionale dei licei [2010]. Tra i “punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e

sviluppare” compaiono “la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari” e “l’uso costante del laboratorio delle discipline scientifiche”. Da cui discendono sia la spinosità del mandato conferito alle università, sia il necessario arricchimento dell’immagine delle discipline: le conoscenze sono da associare sia ai problemi di cui sono la soluzione, sia ai procedimenti di ricerca che hanno portato ai nuovi saperi.

Due notazioni sono necessarie. La prima riguarda l’area umanistica il cui sviluppo non esclude il pensiero scientifico. La seconda riguarda i metodi d’indagine e il laboratorio. Si è detto che la promozione delle competenze è il traguardo. Una competenza descrive il comportamento risolutivo di un compito: è un processo. I suoi stati sono perfettamente sovrapponibili a quelli del percorso fatto da chi ha dilatato le conquiste disciplinari.

Pertanto i laboratori sono le palestre in cui sono offerte agli studenti situazioni problematiche che, gradualmente, forniranno loro un’adeguata immagine delle discipline.

Un’ultima considerazione. Una competenza è un mix di capacità/abilità e conoscenze. Le capacità costituiscono la finalità educativa della scuola, il cui conseguimento implica il coordinamento didattico e la collegialità.

, 2022-06-05 15:28:00, Inviata da Enrico Maranzana – Dal primo maggio è in ordinamento il decreto 36/22 volto a “Sviluppare nei futuri docenti le competenze … rispetto ai nuclei basilari dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti”. Competenza è la parola chiave. Non poteva essere diversamente. L’incessante evoluzione della società richiede persone capaci di interagire col nuovo: il loro comportamento intellettivo e operativo è la carta vincente.
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