di Marco Galluzzo, inviato a Washington Il premier incontra il presidente Usa Joe Biden e parlerà anche dei sistemi militari d’avanguardia che il governo italiano potrebbe acquisire per alzare il livello tecnologico di difesa dell’Ucraina Oggi Mario Draghi viene ricevuto alla Casa Bianca, nella sua prima visita nel palazzo del potere americano, in veste di un alleato in qualche modo ritrovato, dopo le «escursioni» geopolitiche dei governi Conte. Sino a due anni fa Roma flirtava con Pechino e Mosca, oggi — complice la guerra, ma soprattutto la missione che si è dato dal giorno del suo insediamento il presidente del Consiglio — Joe Biden accoglie una leadership che ha ricollocato la nostra postura diplomatica e internazionale nel solco di un’adesione e fedeltà all’alleanza transatlantica con Washington che ha pochi distinguo. Il colloquioMa nei 60 minuti al momento programmati per il faccia a faccia fra i due leader Draghi non rivestirà solo questo ruolo. Il presidente degli Stati Uniti riceve un alleato prezioso, viene suggellata e rinnovata una vicinanza politica che non potrebbe essere più limpida, ma riceve anche l’economista, colui che ha avuto un ruolo non secondario nel confezionare alcuni aspetti salienti delle sanzioni contro Mosca, come quelle contro la Banca centrale di Putin. Un ruolo che Draghi può ancora esercitare, insieme a quello di un leader europeo che è diventato interlocutore privilegiato anche sulle dinamiche di riforma dell’Unione e delle sue posizioni di politica estera, senza sottovalutare la rapidità della diversificazione energetica intrapresa dall’Italia. Cosa potrà chiedere il premier a Biden? Indubbiamente sarà oggetto del colloquio la fornitura di medio e lungo periodo di gas liquido all’Italia da parte delle aziende americane. Biden non le controlla, ma può esercitare su di loro una moral suasion e al nostro premier non dispiacerebbe. Un altro tema è una richiesta che il nostro governo porta avanti da mesi, e che si intreccia con la disponibilità di fonti di energia alternative a quelle attuali: la proposta di un price cap europeo al prezzo del gas russo non è un dossier sul quale gli americani possono avere un peso decisivo, ma un’influenza di sicuro. E anche su questo punto sarebbe gradita un’azione diplomatica di Washington più efficace. Le richiesteTante saranno le cose che anche Biden potrebbe chiedere a Draghi: è ormai deciso che l’Italia aumenterà la sua presenza militare sul fianco orientale della Nato, rafforzerà la presenza di propri uomini sia in Ungheria che in Bulgaria, dove potrebbe assumere il comando delle operazioni di esercitazione. Ma gli americani chiedono a tutti gli alleati Nato uno scatto maggiore, armi più efficaci per la resistenza ucraina e su questo punto il capo del governo italiano offrirà garanzie rassicuranti: continueremo a fare la nostra parte, seppure con le dovute proporzioni.Inoltre, e gli americani verranno informati, da qualche giorno nel governo italiano è stato aperto un dossier anche su sistemi militari d’avanguardia tecnologica (anti-droni, di guerra elettronica per il disturbo dei radar, sino alla possibilità di missili terra-aria), sistemi che il nostro esecutivo potrebbe acquisire da alcune delle aziende italiane del settore per alzare nel lungo periodo il livello tecnologico della difesa di Kiev. Il negoziatoPiù che una richiesta invece la necessità di un negoziato e di un rafforzamento di una diplomazia delle pace sarà un percorso che Draghi vorrà illustrare all’alleato americano. Finora Washington, insieme a Londra, ha spinto più che altro sulle capacità belliche della resistenza ucraina e Draghi è convinto che «non si può chiedere di negoziare ad un Paese che viene umiliato dall’aggressore». Al Pentagono sono convinti che l’obiettivo minimo dei corposi aiuti all’Ucraina sia quello di depotenziare almeno per i prossimi 10 anni le capacità di attacco militare convenzionale della Russia. Il nostro premier rimarcherà la necessità di investire in modo maggiore su un percorso diplomatico parallelo, che l’Ue sta cercando di esercitare, anche in modo autonomo da Washington. Un fixing fra i due leader su queste dinamiche sarà una delle parti più intense del confronto. 9 maggio 2022 (modifica il 9 maggio 2022 | 22:59) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-09 21:00:00, Il premier incontra il presidente Usa Joe Biden e parlerà anche dei sistemi militari d’avanguardia che il governo italiano potrebbe acquisire per alzare il livello tecnologico di difesa dell’Ucraina, Marco Galluzzo, inviato a Washington