Francesco Guccini e i gatti, storia di un amore. «Aiutate quelli sfortunati»

Francesco Guccini e i gatti, storia di un amore. «Aiutate quelli sfortunati»

Spread the love

Francesco Guccini ama i gatti e nella sua casa di Pavana, sull’Appennino Tosco-Emiliano, ne ospita tre. Due sono trovatelle, che il cantautore, in questi giorni sotto i riflettori per il suo nuovo album Canzoni da intorto, ha accolto direttamente dalla strada. Il terzo il gatto della moglie Raffaella. Il suo rapporto con i felini lo racconta in un video realizzato a supporto dell’associazione Un animale per amico che gestisce il canile-gattile di Marzabotto, nel Bolognese.

I gatti sono sempre stati gli unici animali della mia vita — racconta Guccini, rievocando i primi felini incrociati negli anni dell’infanzia, nel mulino dei nonni, dove erano una presenza fissa in funzione anti-roditori -. Sono animali fantastici e bellissimi, irresistibili quando si sdraiano con le zampe unite sul davanti a mo’ di manicotto. L’autore parla alla telecamera mentre le due micie gli gironzolano attorno. Una un po’ sciancata e con un orecchio amputato — spiega —. Poveretta. Veniva fuori di casa per elemosinare cibo. Ora fa parte della casa.

L’altra gatta anch’essa una trovatella, forse di razza norvegese, tutta nera, con il pelo lungo. praticamente la co-titolare della poltrona del soggiorno: Se ci sono io si mette sul bracciolo, quando me ne vado prende possesso della seduta. Spesso siamo insieme e lei si addormenta sul mio braccio. Anche lei non messa benissimo: Non le si alza pi la coda e non ha pi denti perch vecchia, ha 16 anni. Ma sono vecchio anche io, la sopporto.

L’annuncio dell’uscita del disco su Instagram
L’annuncio dell’uscita del disco su Instagram

Non solo reciproca sopportazione, checch ne dica lui, ma qualcosa di pi forte. Non a caso Guccini ha scelto proprio una foto con lei tra le braccia per l’annuncio via social dell’uscita del suo nuovo disco. Che una raccolta di cover di canzoni che per il cantante hanno rappresentato qualcosa e tra cui si ritrova anche El me gatt, scritta da Ivan Della Mea, che racconta di un gatto bianco e nero ucciso dalla vicina, interpretata in dialetto milanese (come anche, nello stesso lp, la Ma m di Strehler, cantata da Enzo Jannacci e da Ornella Vanoni).

E infine c’ Stagno, il felino maschio, rossiccio, portato in dote dalla moglie: Lui pi giovane, ha 7 anni. E da questo gatto io sono semplicemente tollerato. Quando sono in casa si aggira con circospezione: non passa mai al centro della stanza, fa il giro sotto i mobili, penser che non si sa mai… Non esiterei a definirlo stronzo, ma come tutti i gatti bellissimo.

Poi la cosa pi importante, l’appello ad aiutare il gattile di Marzabotto. Gattile in realt non mi piace molto come termine — sottolinea l’autore di canzoni diventate memorabili anche grazie alla scelta delle parole dei testi —, preferirei parlare di ricovero o, meglio di ospitale. una cosa molto bella e meritoria quella che fanno le persone che accudiscono questi animali. Invito tutti coloro che amano i gatti ad aiutarli. E anche coloro che ancora non li amano ad imparare a farlo.

6 dicembre 2022 (modifica il 6 dicembre 2022 | 21:57)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-06 20:57:00, Il videoappello per il gattile di Marzabotto, gestito dall’associazione «Un animale per amico». «Ho sempre avuto solo felini. Sono bellissimi, anche quando sono stronzi» , Alessandro Sala

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.